Qual è il Birrificio Più Antico d’Italia?

Quando ci si immerge nella storia della birra in Italia, spunta subito la domanda: quale birrificio può vantare le origini più antiche? Pur essendo il nostro Paese più noto per il vino, anche la produzione birraria ha radici profonde. In questo articolo ripercorriamo le tappe che hanno portato alla nascita dei primi impianti moderni, individuiamo il birrificio ancora operativo con la fondazione più remota e raccontiamo come si è evoluto nel tempo, mantenendo viva una tradizione secolare.

In questo post

Le origini della birra moderna in Italia

La birra esiste in Italia fin dall’antichità, ma la produzione organizzata come la intendiamo oggi nasce solo nel XIX secolo. Alcuni cenni medievali parlano di bevande fermentate nei conventi, tuttavia i primi stabilimenti industriali compaiono intorno al 1840:

  • Birra Peroni viene fondata nel 1846 a Vigevano, ma le sue origini modernizzate arrivano solo nel 1860 con l’acquisto di presse frigorifere per la conservazione del malto.
  • Birrificio Angelo Poretti apre i battenti nel 1877 a Valganna (VA), grazie all’intuizione di Angelo Poretti che introduce l’uso dei luppoli selezionati.
  • Birra Moretti nasce nel 1859 a Udine, ma l’impianto viene riconvertito e ampliato nel 1860 con tecnologie tedesche di refrigerazione.

La diffusione dei ferrovie e delle tecniche di refrigerazione consentì la conservazione della birra chiara, in precedenza limitata alle stagioni fredde. Molti impianti sorsero in Lombardia, Piemonte e Veneto, dove il clima e la vicinanza ai mercati rendevano conveniente il commercio.

Il riconoscimento di “birrificio più antico”

Stabilire quale sia il vero birrificio più antico d’Italia implica confrontare anni di fondazione, continuità operativa e mutamenti di sede. Il riconoscimento ufficiale viene spesso attribuito a chi ha mantenuto la produzione ininterrotta:

  • Invalidità di chiusure prolungate
  • Stessa ragione sociale o evoluzioni documentate
  • Impianto produttivo ancora attivo sul territorio originario

In base a questi criteri, Birrificio Angelo Poretti (1877) è considerato il più vecchio ancora oggi operativo nella sua sede storica di Induno Olona (VA). A differenza di Peroni e Moretti, che hanno spostato o riconvertito i siti produttivi, Poretti ha mantenuto un legame diretto con il luogo di nascita, pur modernizzando impianti e processi.

Per approfondire i dettagli sulla nascita dei birrifici artigianali, consulta la nostra guida su birrifici artigianali: definizione e diffusione.

Il caso Birrificio Angelo Poretti

Fondazione e primi passi

Angelo Poretti, nato a Varese, lancia il suo birrificio nel 1877. Grazie alla presenza di acque pure dei monti varesini e a un sistema di refrigerazione artigianale, conquista rapidamente il mercato locale. Le sue birre erano apprezzate per:

  • Purezza dell’acqua di falda, filtrata naturalmente
  • Luppolo selezionato importato dalla Germania
  • Tecniche di fermentazione controllata in botti di legno

Evoluzione e passaggio generazionale

Oggi la famiglia Poretti continua a dirigere il birrificio, affiancata dal gruppo Heineken che cura distribuzione e marketing, ma senza intaccare la produzione storica. L’impianto è stato ristrutturato mantenendo le vasche originali in acciaio alleggerito e aggiungendo linee di microfiltrazione. Le birre di punta rimangono la 4 Luppoli, nata negli anni ’90, e la Botticella 7, prodotta in piccoli lotti secondo ricette d’archivio.

Se sei interessato alle tecniche di invecchiamento, leggi anche invecchiamento in botti: tecniche e aromi.

Le tecniche tramandate nei secoli

Nel corso di oltre 140 anni, il Poretti ha saputo coniugare tradizione e innovazione:

  1. Ammostamento a scala ridotta, per estrarre maltosio e aromi senza degradare le proteine.
  2. Lievitazione in vasche aperte (per alcuni lotti speciali), riprendendo metodi ottocenteschi.
  3. Affinamento in botte per birre particolari che riprendono le antiche ricette di malto tostato.

Queste pratiche vengono illustrate nel dettaglio nel nostro approfondimento su ingredienti della birra: acqua, malto, luppolo, lievito.

Visite e conservazione del patrimonio

Per gli appassionati di storia birraria, il museo Poretti all’interno dello stabilimento di Induno Olona è una tappa imperdibile. Qui si possono vedere:

  • Strumenti ottocenteschi per il controllo della temperatura
  • Documenti originali della fondazione
  • Antiche botti e presse di marmo per l’estrazione dei succhi

Partecipare a un tour guidato consente di comprendere come le innovazioni introdotte da Poretti abbiano influenzato l’intero settore italiano. Per informazioni sulle visite e i calendari, visita il sito ufficiale del birrificio o contatta direttamente la sede.

Domande frequenti

Q: Perché Birrificio Angelo Poretti è considerato il più antico?
A: Ha mantenuto la produzione continua dal 1877 nella sede originaria di Induno Olona (VA), con documentazione storica e tecniche tramandate senza interruzioni.

Q: Altri birrifici storici sono ancora attivi?
A: Peroni (1846) e Moretti (1859) esistono, ma i loro stabilimenti originali sono stati riconvertiti o dismessi; le produzioni avvengono ora in impianti moderni diversi dalla sede di fondazione.

Q: È possibile visitare il birrificio per conoscere la storia?
A: Sì, il Birrificio Poretti offre tour guidati con accesso al museo aziendale: un’immersione nella storia della birra italiana.

3 commenti

  1. Articolo davvero interessante! Non sapevo che Poretti fosse così antico, ora voglio assolutamente visitare il loro museo!

  2. Grazie per la spiegazione chiara, non pensavo che la continuità produttiva fosse così importante per definire il birrificio più antico.

  3. Giulia Bianchi

    Ottimo articolo, mi ha fatto scoprire un pezzo di storia della birra italiana!

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