Classifica migliori pub di Parigi: la nouvelle vague della bière artisanale

Parigi, la città della luce, del vino e dei café storici, ha vissuto negli ultimi dieci anni una trasformazione brassicola silenziosa ma radicale. Oggi, affianco alle brasserie tradizionali che servono pression di grandi marchi, è fiorita una scena vivace e sofisticata dedicata alla bière artisanale. Creare una classifica dei migliori pub di Parigi significa quindi navigare tra due mondi: da un lato, i templi della birra belga e tedesca, spesso centenari; dall’altro, una nuova generazione di bars à bières e cave à moustaches che sposano l’estetica parigina con la rivoluzione globale del craft beer. Questi locali non sono semplici pub, ma spesso luoghi ibridi tra il wine bar, il negozio di specialità e il laboratorio di degustazione.

Per l’appassionato italiano, esplorare i migliori pub di Parigi significa scoprire come la cultura francese, con la sua attenzione maniacale al terroir e al prodotto ben fatto, ha reinterpretato l’universo della birra artigianale. Si trovano selezione curatissime di birre francesi – un panorama in piena esplosione – accanto alle migliori referenze belghe, americane e nordiche, il tutto servito con la tipica eleganza parigina, senza eccessi ma con grande sostanza. Questa guida non pretende di essere esaustiva, ma vuole offrire una mappa per orientarsi in un ecosistema in continua evoluzione, dove la ricerca della qualità è il comune denominatore. Prima di immergerci, ricorda che se vuoi ricreare un angolo di questa esperienza a casa tua, puoi esplorare le soluzioni per un angolo spillatore birra per matrimonio che porta l’atmosfera di un pub parigino nel tuo evento speciale.

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La rivoluzione silenziosa: Parigi e la rinascita della birra artigianale

Fino a non molto tempo fa, il panorama birrario parigino per gli intenditori si limitava a poche brasserie specializzate in birre belghe e a qualche bistro con una buona pression di pils tedesca. La birra era vista come una bevanda popolare, lontana dalla complessità e dal prestigio del vino. La svolta è arrivata con l’influenza del movimento craft beer anglosassone e, soprattutto, con la nascita di una nuova generazione di brasseurs francesi. Questi hanno iniziato a produrre birre ispirate agli stili internazionali ma con un carattere distintivo, utilizzando spesso ingredienti locali e tecniche innovative.

Parallelamente, sono nati locali dedicati a promuovere queste produzioni. Non più semplici pub, ma spazi dove la birra viene trattata con lo stesso rispetto del vino: servita in bicchieri adeguati, a temperatura corretta, accompagnata da descrizioni dettagliate e spesso abbinata a piatti di cucina bistrot di qualità. Questo fenomeno si è sviluppato soprattutto nei quartieri in trasformazione come il 10ème, il 11ème, e Belleville, ma oggi è diffuso in tutta la città. Per comprendere la profondità di questa rivoluzione, può essere utile esplorare le tendenze emergenti nel consumo di birra, che vedono proprio nella qualità e nella narrazione del prodotto i driver principali.

Le istituzioni: i templi storici della birra di qualità

Prima della nuova ondata, questi locali erano (e sono) i punti di riferimento per chi cercava qualcosa di diverso dalla birra industriale. Hanno educato generazioni di parigini.

La Fine Mousse. Situato nel popolare quartiere del Marais, è considerato da molti il pioniere del craft beer bar a Parigi. Il suo approccio è vincente: un ambiente che ricorda un wine bar moderno, silenzioso e elegante, con una selezione di birre alla spina e in bottiglia semplicemente eccezionale. Lo staff è altamente competente e sa guidare il cliente tra le oltre 20 proposte alla pression, che spaziano dalle migliori Sour Ale belghe alle IPA americane più contemporanee, senza trascurare le gemme francesi. È il luogo ideale per una degustazione seria e contemplativa.

Le Supercoin. Con due sedi (una nel 19ème e una nel 20ème arrondissement), Le Supercoin ha portato il concetto di bar à bières in quartieri più periferici e autentici. L’atmosfera è informale e amichevole, l’arredamento è semplice e caldo. La forza sta nella selezione, sempre interessante e rotante, con un occhio di riguardo per i microbirrifici francesi e per le birre bio. È un posto dove la competenza non diventa élitaria, ma rimane accessibile a tutti. Rappresenta perfettamente lo spirito comunitario della nuova scena brassicola parigina.

Les Cuves de Fauve. Questo è un progetto ambizioso nel 11ème arrondissement: una microbrasseria con annesso bar e spazio per eventi. Le birre sono prodotte in loco e spaziano dagli stili classici a sperimentazioni più audaci. L’ambiente è industriale ma accogliente, e la possibilità di bere birre freschissime, a due passi dai tini di fermentazione, è un’esperienza unica. È un luogo dove vedere la produzione in diretta e capire il lavoro del brasseur.

Le Triangle. Un piccolo gioiello nel 18ème, vicino a Montmartre. Questo minuscolo bar ha un’atmosfera intima e raccolta. La selezione, pur non essendo sterminata, è curatissima e propone birre artigianali francesi e internazionali di altissimo livello. Il proprietario, appassionato e conoscitore, è in grado di raccontare ogni bottiglia. È il posto perfetto per una pausa lontano dal caos turistico.

La nouvelle vague: i craft beer bar che dettano il passo

Sono i locali che hanno fatto propri i codici del craft beer globale, adattandoli allo stile parigino. Spesso hanno un design ricercato, playlist curate e una proposta gastronomica di livello.

BAPBAP Cave. BAPBAP è una delle microbrasserie parigine di maggior successo. La loro “cave” (cantina) nel 11ème è il loro tempio. L’ambiente è moderno, con lunghe tavolate di legno e un bancone imponente. Alla spina trovi solo le loro birre, dalla pale ale alla porter, spesso in versioni speciali o single hop. L’atmosfera è vivace e giovane, e la qualità della produzione è costantemente alta. È il posto giusto per capire lo stato dell’arte della birra prodotta a Parigi.

Brewberry. Con diverse sedi in città, Brewberry è una vera istituzione. Combina un bar à bières con una cave à bières (negozio di bottiglie). La selezione è vastissima e internazionale, con una particolare attenzione alle birre forti e complesse. I baristi sono veri esperti e possono consigliare abbinamenti o guidarti in un percorso di degustazione. Alcune sedi organizzano anche eventi e presentazioni con birrifici.

L’Alimentation Générale. Più che un semplice bar a birra, è un luogo culturale nel cuore di Belleville. Offre concerti, DJ set e una cucina impegnata. La selezione di birre alla spina è sempre interessante, con un focus su produttori indipendenti e su stili contemporanei. È il posto ideale per chi vuole unire la passione per la buona birra a quella per la musica e l’atmosfera vibrante.

La Robe et la Mousse. Un concept unico: un bar che unisce la degustazione di birra artigianale a quella di vini naturali. L’approccio è intellettuale ma non snob. Le etichette sono scelte con criterio, sia per la birra che per il vino, privilegiando produttori piccoli e con una filosofia rispettosa. È un luogo perfetto per chi apprezza le bevande fermentate in tutte le loro forme e vuole scoprire analogie e differenze.

Le cave à bières: il retail che diventa esperienza

A Parigi, comprare birre da asporto è spesso un’esperienza di consulenza approfondita. Questi negozi specializzati sono luoghi di scoperta.

La Cave à Bulles. Forse il più famoso e storico negozio di birra artigianale di Parigi. Fondato da un vero pioniere, Simon Thillou, questo negozio nel quartiere Les Halles è un tempio per gli intenditori. La selezione di bottiglie è enciclopedica, con un’attenzione particolare alle birre francesi, belghe e ai produttori di nicchia. Il consiglio del personale è prezioso e basato su una conoscenza profonda.

Bières Cultes. Con più punti vendita in città, Bières Cultes ha democratizzato l’accesso alla birra di qualità. I negozi sono ben forniti, con reparti organizzati per stile e provenienza. Offrono anche birre alla spina da asporto (à emporter) e molti organizzano eventi di degustazione. Sono un ottimo punto di partenza per fare scorta.

A la Bière comme à la Bière. Questo negozio nel 15ème arrondissement è gestito da appassionati. La selezione è meno vasta ma molto curata, con molte birre francesi difficili da trovare altrove. L’atmosfera è familiare e il proprietario è sempre disponibile a raccontare le storie dietro le etichette.

Le microbrasseries parigine: bere alla fonte

Il vero segno della maturità di una scena brassicola è la presenza di birrifici locali. Parigi ne conta diversi, spesso con taproom annesse.

Outland (ex-Panic Room). Questo birrificio nel 19ème è noto per le sue birre audaci e sperimentali, spesso in collaborazione con altri birrifici internazionali. La loro taproom è un luogo informale dove provare le ultime creazioni, dalle Double IPA alle Pastry Stout, spesso servite direttamente dai fermentatori.

BrewDog Paris. L’arrivo del gigante scozzese del craft beer a Parigi ha creato un punto di riferimento di grandi dimensioni. Il bar nel Marais offre decine di loro birre alla spina, oltre a una selezione di guest beer. L’atmosfera è internazionale e vivace, e la qualità della birra è costante.

Deck & Donohue. Sebbene il birrificio sia fuori Parigi, la loro presenza in città è forte. Molti bar hanno le loro birre alla spina, e hanno aperto dei punti di vendita diretta. Le loro lager e pale ale sono esempi di birre ben fatte e bevibili, molto apprezzate dai parigini.

Cultura e consuetudini: come bere come un parigino

Frequentare un bar à bières a Parigi segue delle regole non scritte ma ben precise. Innanzitutto, la birra viene servita quasi sempre in misura da 25cl o 50cl (la demi e la pinte), raramente in misura da 33cl come in Italia. La degustazione è più lenta e contemplativa; non si tratta di bere per bere, ma di assaporare. È comune chiedere consiglio al barista, descrivendo i propri gusti. L’abbinamento con il cibo è preso molto seriamente: molti pub propongono planches (assortimenti di formaggi, salumi) o piatti del bistrot studiati per sposarsi con i profili delle birre. Infine, il rispetto per lo spazio altrui è fondamentale: i locali sono spesso piccoli e il tono di voce è generalmente contenuto, favorendo la conversazione.

Consigli pratici per l’esploratore brassicolo a Parigi

Per muoverti tra i migliori pub di Parigi, utilizza la metropolitana: la città è ben servita e molti locali sono vicini a una stazione. I quartieri con la più alta concentrazione sono il 10ème (Canal Saint-Martin), l’11ème (République, Oberkampf) e Belleville. Non aver timore di parlare in inglese, soprattutto nei locali più moderni lo staff è abituato a clienti internazionali. Se vuoi provare più birre, chiedi una demi (25cl) invece di una pinte (50cl). Molti bar offrono la possibilità di fare assaggi (des gouters) prima di ordinare. Ricorda che i prezzi sono parigini: una demi di birra artigianale può costare tra i 5 e gli 8 euro. Infine, se trovi una birra francese che ti conquista, approfitta delle cave à bières per portarne a casa una bottiglia. Per gli operatori del settore interessati a offrire un’esperienza analoga, è cruciale garantire la massima igiene degli impianti con un regolare servizio di pulizia spillatore birra.

Domande frequenti sui pub di Parigi

Qual è la differenza tra una brasserie e un bar à bières?
Una brasserie tradizionale è prima di tutto un ristorante, spesso di grandi dimensioni, che serve anche birra (talvolta prodotta in loco in passato). Un bar à bières è un locale più piccolo e moderno, focalizzato sulla degustazione e sulla vendita di birre artigianali, con una proposta di cibo più limitata (spesso planches e piccoli piatti).

È necessario prenotare un tavolo in un pub a Parigi?
Per i gruppi numerosi, sì. Per due o quattro persone, di solito non è necessario, ma nei locali più piccoli e famosi del fine settimana può essere difficile trovare posto la sera. Arrivare presto (verso le 18-19) è una buona strategia.

Si paga con la carta di credito?
Nella stragrande maggioranza dei locali, sì. Tuttavia, alcuni piccoli bar o cave potrebbero avere un limite minimo per i pagamenti con carta (spesso 10-15 euro). È sempre bene avere qualche contante con sé.

Quali stili di birra francesi dovrei provare?
Oltre alle interpretazioni di stili internazionali, cerca le Bière de Garde, uno stile tradizionale del nord della Francia, spesso maltato e complesso. Molti birrifici francesi eccellono anche nelle Saison e nelle Sour Ale. Le IPA francesi stanno raggiungendo livelli di eccellenza.

Come si chiede un’assaggio di birra?
Puoi semplicemente dire: “Est-ce que je pourrais goûter la [nom de la bière] s’il vous plaît?” oppure “Je hésite entre ces deux bières, est-ce que je pourrais les goûter?”. Nella maggior parte dei bar à bières è una pratica normale e ben accetta.

tl;dr

Parigi ha saputo integrare la rivoluzione del craft beer nella sua raffinata cultura gastronomica. Dai templi storici come La Fine Mousse alle innovative microbrasserie come BAPBAP, la scena brassicola parigina offre esperienze di alta qualità in contesti eleganti o informali. La chiave per godersela sta nell’approccio contemplativo, nella ricerca della birra ben fatta e nel rispetto delle tradizioni locali. Che tu sia alla ricerca di una classica Bière de Garde o di una sperimentale Double IPA, Parigi ha un locale che soddisferà la tua curiosità brassicola.

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5 commenti

  1. La Fine Mousse è un must! Atmosfera incredibile e selezione impeccabile. Peccato che i prezzi siano un po’ alti, ma per una serata speciale vale assolutamente la pena.

  2. Consiglio anche “Le Syndicat” per chi vuole scoprire birre francesi meno conosciute. L’ambiente è spartano, ma la selezione è curiosa. Per chi vuole approfondire, il blog Beerolog recensisce molte birre francesi.

  3. Qualcuno sa se a Parigi esistono pub con birre alla spina italiane? Sarei curioso di vedere come vengono percepite all’estero.

    • @Giorgio S., ho visto qualche birra italiana alla spina da Brewberry, soprattutto baladin e qualche birrificio piemontese. Ma non è comune. Di solito le birre italiane si trovano in bottiglia nelle cave.

  4. Je suis Parisien et je trouve cet article très juste. La scène de la bière artisanale a vraiment explosé ces dernières années. Je recommande aussi “La Binouze” dans le 11ème pour une ambiance décontractée.

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