Roma vanta una vivace scena di pub dedicati alla birra artigianale. Negli ultimi anni la cultura della craft beer è esplosa nella Capitale, portando all’apertura di locali specializzati in ogni quartiere.
Dai vicoli di Trastevere alle periferie dei Castelli Romani, è possibile trovare birre alla spina di qualità, produzioni locali e internazionali, taproom di birrifici pluripremiati e atmosfere uniche. In questa guida esploriamo oltre 50 tra pub, birrerie e taproom imperdibili a Roma e dintorni.
Ogni locale citato esiste realmente sul territorio romano e ha un forte legame con il movimento craft. L’intento non è fare una classifica, ma offrire un panorama completo e aggiornato al 2025 dei posti migliori dove bere ottima birra artigianale nella Città Eterna.
Prepara il boccale: ti aspetta un viaggio tra pub storici, nuove aperture creative e birrifici artigianali che stanno facendo la storia brassicola locale.
In questo post
- Centro Storico e Trastevere: pub storici e novità craft
- Zona Prati e Roma nord: tra musei e pinte artigianali
- San Lorenzo, Pigneto e Roma est: l’anima alternativa della birra
- Roma sud e Ostiense: birra artigianale tra università e tradizione
- Castelli Romani e oltre: gite fuori porta tra birrifici artigianali
- Domande frequenti sui pub di birra artigianale a Roma
Centro storico e Trastevere: pub storici e novità craft
Il cuore di Roma ospita alcuni dei pub più iconici per gli amanti della birra artigianale. Trastevere, in particolare, è un quartiere simbolo della movida birraria romana. Ma Che Siete Venuti a Fà, affettuosamente chiamato “Macchè”, è un piccolo pub di Trastevere considerato un tempio della birra craft sin dai primi anni 2000. Le sue spine ruotano continuamente offrendo birre italiane, tedesche, belghe e altro ancora. Ci si può trovare fianco a fianco romani habitué, turisti informati e birrai in visita, tutti con il bicchiere in mano fuori dal locale.
A pochi passi, Bir & Fud completa l’esperienza con ottime pizze e una selezione di birre artigianali alla spina e in bottiglia. Questo locale abbina la cultura della birra artigianale romana alla cucina street food, rendendolo ideale per una serata conviviale (birra e supplì sono un’accoppiata perfetta!).
Restando nel centro storico, un altro punto di riferimento è Open Baladin vicino Campo de’ Fiori. Aperto nel 2009, è stato tra i precursori del fenomeno craft a Roma. Offre decine di spine, tutte dedicate a birre artigianali italiane (in primis Baladin e altri birrifici nazionali) e internazionali. L’ambiente da gastropub con cucina gourmet lo rende perfetto per abbinare un hamburger succulento a una IPA o una birra blanche rinfrescante.
Non distante, nel rione Monti, troviamo Antigallery, locale dal concept originale a metà tra galleria d’arte e cocktail bar, ma con un’anima craft: alla spina propone una selezione curata di birre locali e d’importazione da sorseggiare nella vivace Piazza degli Zingari.
Trastevere continua a regalare sorprese con nuovi pub e bar specializzati. L’Elementare ad esempio è una pizzeria di Trastevere con un ottimo bancone dedicato alla birra artigianale: mentre gusti la pizza romana puoi scegliere tra diverse birre alla spina sempre aggiornate.
Un format simile lo offre Treefolk’s Public House in viale Trastevere, un ampio pub in stile anglosassone noto per essere il più grande cask bar di Roma. Qui infatti, oltre alle classiche spine, spicca un impianto per birra in cask (a caduta), vera rarità in città. Potrai assaggiare ale inglesi servite a pompa e spillate a temperatura di cantina, un’esperienza imperdibile per i puristi (non a caso Treefolk’s è gestito da appassionati di whisky e cultura British).
Sempre a Trastevere, Il Luppolati è un piccolo locale nascosto in Via della Luce: un’unica sala, bancone in legno e 12 spine artigianali italiane pronte a sorprendere il palato. Nonostante le dimensioni ridotte, la qualità dell’offerta lo rende un punto di ritrovo per intenditori in cerca di novità brassicole italiane.
Una menzione speciale va a Les Vignerons, che pur nascendo come enoteca in realtà è un paradiso per chi cerca birre acide e rare. Si trova a Trastevere (vicino a Porta Portese) e dispone di frigoriferi colmi di birre artigianali in bottiglia: un’intera parete è dedicata a lambic, gose e birre selvagge da tutto il mondo. Il proprietario Antonio seleziona piccole chicche europee e italiane, rendendo Les Vignerons una meta obbligata per chi colleziona bottiglie introvabili o vuole portarsi a casa una sour ale particolare.
Infine, per chi ama i localini alternativi, c’è Hey Hop (Via Bartolomeo Romano, zona Monteverde-Trastevere): un beer bar minuscolo con tavolini all’aperto, atmosfera informale e ottime birre di microbirrifici italiani servite alla spina. È un po’ nascosto ma molto amato dai giovani homebrewer e dagli studenti fuori sede che vivono in zona, grazie ai prezzi onesti e all’ambiente senza fronzoli.
Zona Prati e Roma nord: tra musei e pinte artigianali
Spostiamoci verso Prati, quartiere elegante a due passi dal Vaticano, dove la cultura della birra artigianale ha trovato casa in pub moderni e curati. Be.Re. (il nome è un gioco di parole tra “bere” e “Re di Roma”) è situato proprio vicino alla fermata metro Ottaviano e ai Musei Vaticani. Questo locale ha puntato tutto sulle craft beer: offre ben 20 vie alla spina e una selezione impressionante di bottiglie e lattine. La scelta spazia tra etichette laziali, italiane e internazionali, con un ricambio continuo e frequenti tap takeover con birrifici ospiti. La partnership con Trapizzino (iconico street food romano) permette inoltre di accompagnare le pinte con gustosi tramezzini di pizza farcita. Fermarsi da Be.Re. per una birra e un trapizzino è diventato un rito sia per i turisti assetati dopo la visita alla Cappella Sistina, sia per i romani dopo lavoro.
Non lontano, in zona Prati collinare, troviamo L’Osteria di Birra del Borgo. Questo locale unisce ristorante e brewpub: è infatti gestito dal birrificio Birra del Borgo, uno dei pionieri della rivoluzione brassicola italiana. Qui si possono assaggiare alcune birre prodotte direttamente in sede (dietro le vetrate si intravedono gli impianti) e varie altre etichette Borgo, il tutto abbinato a una cucina gourmet seguita da uno chef rinomato. L’ambiente è elegante ma informale, e rappresenta al meglio l’incontro tra la gastronomia capitolina e la birra artigianale. Un esempio su tutti: il gelato alla birra servito in estate, risultato di collaborazioni creative tra mastri birrai e maestri gelatieri romani.
Sempre in Prati troviamo Beer Time (zona Piazza dei Quiriti), un piccolo beer bar artigianale con atmosfera accogliente. Ha un dehor che affaccia sulla piazza, perfetto per le serate estive. Pur avendo poche spine rispetto ai big, Beer Time punta sulla qualità e su una rotazione mirata: spesso offre birre di birrifici laziali emergenti e qualche chicca estera difficile da trovare altrove. Se siete in cerca di un posto tranquillo per chiacchierare con gli amici bevendo una buona pale ale locale, questo pub fa al caso vostro. La posizione a due passi da Via Cola di Rienzo lo rende ideale anche per una sosta durante lo shopping o dopo una visita a Castel Sant’Angelo.
Allontanandoci dal centro verso Roma nord, merita una visita Malto Misto – Craft Beer Bar in zona Piazza Bologna. Anche se non è Prati, lo citiamo qui perché è un punto di riferimento per gli appassionati a nord-est di Roma (quartiere Nomentano). Malto Misto offre oltre 100 birre artigianali in bottiglia e 6 vie alla spina, con un equilibrio tra birrifici italiani (spesso birre del Lazio) e straniere. L’ambiente è semplice e amichevole: qui conta la sostanza, ovvero bere bene spendendo il giusto. Spesso organizzano serate di degustazione e incontri con birrai, favorendo la cultura brassicola. La sua posizione vicino all’Università “La Sapienza” attira molti studenti stranieri curiosi di scoprire le birre italiane, e lo staff preparato è sempre pronto a spiegare segreti e stili ai neofiti. Insomma, birra artigianale economica ma di qualità, in un pub dove ci si sente subito fra amici.
Da segnalare, infine, un locale storico sebbene più orientato alle birre di importazione: Le Bon Bock in Circonvallazione Gianicolense (Monteverde vecchio). In realtà ci spostiamo di poco fuori Prati per citare questo pub aperto dagli anni ‘80 e specializzato inizialmente in birre belghe e whisky. Oggi Le Bon Bock ha abbracciato anche il movimento artigianale italiano inserendo alcune spine craft accanto alle classiche. L’atmosfera è da pub anglo-belga tradizionale, con arredi in legno scuro e luci soffuse. È il posto giusto se cercate un luogo affidabile per bere una trappista o una strong ale alla spina, magari raccontata con competenza dal proprietario di lunga data. Pur non essendo “alla moda”, rimane un indirizzo affidabile dove la cultura della birra è di casa da prima che diventasse una tendenza.
San Lorenzo, Pigneto e Roma est: l’anima alternativa della birra
La zona est di Roma, tradizionalmente più popolare e alternativa, è stata terreno fertile per i pub artigianali sin dagli albori del movimento. Nel quartiere studentesco di San Lorenzo troviamo alcuni pionieri. Luppolo 12 (in Via dei Marrucini) è attivo dal 2012 ed è considerato un punto di riferimento per la birra artigianale a San Lorenzo. Ha 14 spine e 2 pompe inglesi, sempre in rotazione con il meglio dei microbirrifici italiani ed esteri. L’ambiente è informale e spesso affollato di universitari, ma la qualità della spillatura e la competenza dello staff sono impeccabili. Fermarsi al bancone del Luppolo12 significa poter chiacchierare direttamente con publican esperti, magari assaggiando una IPA torbida in stile NEIPA di qualche piccolo birrificio italiano emergente.
A pochi passi si trova Artisan, altro locale amato nel quartiere: atmosfera industrial e luci soffuse, propone birre artigianali ricercate e meno note al grande pubblico. Fin dall’apertura, Artisan si è distinto per la volontà di offrire produzioni rare, spesso importate dall’estero in esclusiva. Qui potete trovare la chicca brassicola che altrove manca, da sorseggiare magari accompagnata dai loro tacos o toast gourmet per uno spuntino notturno (il locale resta aperto fino a tardi ed è meta classica del dopocena).
Procedendo verso est incontriamo il Pigneto, quartiere hipster e creativo. In Via del Pigneto c’è Birra Più (conosciuto anche come Birra +), primo “beer shop bar” di Roma ad aver puntato sulle lattine artigianali sin dal 2009. Questo piccolo locale è sia beershop che pub: offre 13 spine a rotazione e un frigorifero fornitissimo da cui scegliere birre in lattina o bottiglia da consumare sul posto. Il personale di Birra Più è estremamente preparato e felice di condividere segreti e curiosità su ogni etichetta – un vero centro culturale per la birra al Pigneto. Frequentandolo, non solo berrete bene, ma imparerete anche qualcosa di nuovo sul mondo brassicolo.
Rimanendo in zona est ma spostandoci a Centocelle, un locale da non perdere è Festina Lente (Via delle Rose). Questo pub di quartiere offre 11 spine artigianali in costante cambiamento, selezionando birre freschissime scoperte direttamente dai proprietari nei loro viaggi tra microbirrifici italiani. La caratteristica che lo rende amatissimo è il prezzo popolare: una pinta media costa solo 3 euro, dimostrando che qualità e convenienza possono andare d’accordo. Festina Lente è il posto ideale se volete bere ottima birra senza alleggerire troppo il portafoglio, in un’atmosfera semplice e genuina dove la birra è regina.
Nel triangolo San Lorenzo–Pigneto–Prenestino non mancano i progetti innovativi. Inofficina ad esempio è un risto-pub nato riqualificando una vecchia officina meccanica a Pietralata (Via Mesula). L’ambiente è unico: arredi vintage, moto d’epoca in esposizione e un lungo bancone con 18 spine artigianali. Inofficina unisce la passione per i motori e quella per la birra: qui si viene per bere ottime IPA e stout italiane, mangiare un buon burger e magari parlare di custom café racer con i proprietari.
Un po’ più a sud, nel quartiere Casal Bertone, c’è Pork’n’Roll Pub. Questo locale abbina in modo irresistibile cibo e birra artigianale: è insieme pub e bottega di specialità suine. Potete infatti gustare panini e taglieri di maiale allevato da piccoli produttori, accompagnandoli con una delle birre artigianali alla spina (10 vie ben assortite) o in botticella a caduta. L’atmosfera è conviviale e spesso ci sono serate rock live ad animare il tutto. Pork’n’Roll incarna lo spirito “farm-to-pint” unendo la filiera del cibo genuino a quella della birra craft.
In zona San Giovanni, degno di nota è Ninkasi Craft Beer House (Via Acireale). Il locale prende il nome dalla dea sumera della birra e si propone come spazio poliedrico: è pub con 12 spine, pizzeria con forno a legna e persino enoteca. L’offerta brassicola di Ninkasi è incentrata sulle produzioni laziali (come la premiata birra del Birrificio East Side di Latina) ma non mancano ospiti internazionali. Grazie all’ampiezza del locale e alla varietà del menu, è perfetto per gruppi numerosi in cui magari non tutti vogliono solo birra – qui anche l’amico appassionato di vino verrà accontentato, senza rinunciare alla vostra pinta artigianale.
Poco distante, dietro la Basilica di San Giovanni, c’è Johnny’s Off License (Via Veio), uno storico beershop romano. Pur non essendo un pub dove fermarsi a lungo (è principalmente un negozio), merita una citazione perché dispone di oltre 300 etichette in bottiglia da tutto il mondo. Se volete organizzare una degustazione a casa o cercate birre artigianali rare, Johnny’s è il posto dove sicuramente troverete la bottiglia giusta. Varcare la sua soglia è come entrare in un tesoro di birre: scaffali ricolmi di stout, IPA, acide, barley wine e qualsiasi stile possiate immaginare. È il luogo giusto per fare scorta prima di una serata tra amici o per un regalo a un vero intenditore.
Roma sud e Ostiense: birra artigianale tra università e tradizione
La zona sud di Roma, dall’Ostiense fino ai quartieri Appio e Eur, offre un mix di pub moderni nati intorno all’Università Roma Tre e locali storici che hanno abbracciato il craft in tempi più recenti. Iniziamo da Ostiense e San Paolo, dove la presenza dell’ateneo ha favorito l’apertura di numerosi pub informali ma di qualità. Buskers Pub (Viale Leonardo da Vinci, zona San Paolo) è uno di questi: un pub dall’atmosfera scanzonata e conviviale, noto per la grande lavagna magnetica dove vengono aggiornate le birre disponibili, con tanto di nomi, stili e gradi alcolici. La selezione alla spina spazia tra produzione italiana artigianale e qualche chicca estera, cui si affiancano le birre “Buskers” a marchio proprio, prodotte in collaborazione con birrifici amici. Il tutto accompagnato da panini e sfizi pub-made come bocconcini di pulled pork e altre golosità.
In zona c’è anche Mashroom – Il Birrificio di San Paolo (Via Pietro Giordani): un vero microbirrificio con cucina. Nato a fine 2022, Mashroom produce le proprie birre in impianto interno e le serve freschissime nei suoi 12 tap. L’ambiente è moderno, con sala luminosa e uno spazio all’aperto. Si possono ordinare degustazioni di assaggi per provare tutta la gamma “Mashroom”, dalle pils alle double IPA, magari durante uno dei frequenti eventi musicali organizzati il fine settimana. È il classico brewpub dove passare l’intero pomeriggio tra una pinta e uno steamed bun farcito della loro cucina, scoprendo i segreti del processo produttivo direttamente dai mastri birrai presenti.
Spostandoci verso l’Appio-Tuscolano, incontriamo alcuni locali storici riadattati in chiave artigianale. Barley Wine in zona Quadraro/Tuscolana da oltre dieci anni attira gli appassionati: conta 10 spine, 2 handpump britanniche e persino alcune birre a caduta servite direttamente da botticelle sul bancone. L’offerta è ampia e accontenta ogni gusto, e in più Barley Wine è anche cucina: panini, focacce, taglieri di salumi e formaggi, con opzioni vegane, rendono piacevole fermarsi a cena oltre che per bere. La posizione leggermente decentrata (tra Tuscolana e Quadraro) non gli ha impedito di costruirsi una clientela fedele e di essere annoverato tra i migliori pub romani nelle guide di settore.
Più in periferia, a Cinecittà, troviamo Hop & Pork – Le Cantine (Viale Ciamarra). Questo locale, aperto dal 2007, è diventato un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti della birra nel quadrante sud-est. Come suggerisce il nome, qui la birra artigianale si accompagna a specialità di carne di maiale. L’ambiente è informale, senza posti a sedere interni (si beve “in piedi” o nei tavolini fuori), il che contribuisce a creare un’atmosfera da street bar sempre animata. Hop & Pork offre birre alla spina di birrifici top italiani ed esteri a rotazione continua, e se siete appassionati di whisky troverete anche un assortimento notevole di distillati. Un plus divertente: è collegato alla ravioleria accanto (“A’Rigatò”) e potete ordinare direttamente degli ottimi ravioli al vapore cinesi da gustare con la vostra birra, per un insolito ma riuscitissimo abbinamento fusion.
Nel quartiere Appio-Latino segnaliamo una realtà molto particolare: Pub & Shop Vale la Pena (Via Eurialo, zona Furio Camillo). Questo pub è nato come estensione del progetto sociale “Vale la Pena”, che coinvolge detenuti ed ex-detenuti nella produzione di birra artigianale. Il locale unisce quindi missione sociale e passione brassicola: alle spine troverete le birre create dal progetto (come la Golden Ale “Papillon” o la Strong Ale “Fuga”), oltre ad altre craft italiane. L’atmosfera è calorosa e comunitaria, spesso arricchita da eventi culturali. Bere una birra qui significa non solo deliziarsi il palato, ma anche sostenere la rivoluzione circolare nel mondo brassicolo e l’inclusione lavorativa di persone in reinserimento.
Sempre nel quadrante sud, al confine con l’Eur, merita visita il brewpub di Eternal City Brewing (ECB) in zona Magliana. Nato come birrificio artigianale nel 2013, oggi ECB ha una taproom moderna in Via Ponte Pisano dove assaggiare le loro birre sul luogo di produzione. L’ambiente è quello di un american brewery pub: spazioso, con fermentatori a vista e spesso food truck o barbecue nel piazzale esterno durante i weekend. Le birre di Eternal City spaziano dalle classic lager italiane a IPA luppolate fino a stout e sperimentali, tutte freschissime. È il tipo di posto dove andare con gli amici per una serata diversa dal solito, magari durante una partita trasmessa sul maxischermo (il pub è frequentato anche dagli appassionati di rugby e football NFL).
Chiudiamo questo tour di Roma sud segnalando un luogo iconico della tradizione birraria capitolina che ha saputo aggiornarsi: Stazione di Birra a Morena (tra Roma e Ciampino). Si tratta di uno storico locale nato come music club e brewpub, dotato di un enorme spazio con palco per concerti. Oggi Stazione di Birra continua a produrre le proprie birre artigianali “White Dog” e offre una selezione di birre alla spina per pub notevole, tra proprie e guest. Il tutto accompagnato da cucina tex-mex, pizza e hamburger, in un contesto allegro e caciarone. Pur trovandosi fuori mano rispetto al centro, rimane una meta amata per chi vuole unire buona birra e buona musica live in una serata. D’altronde, l’esperienza di bere una pinta sotto il palco ascoltando una cover band rock è parte della cultura del pub tanto quanto degustare in silenzio una sour ricercata – a Roma c’è spazio per entrambi gli approcci, e Stazione di Birra ne è la prova.
Castelli Romani e oltre: gite fuori porta tra birrifici artigianali
I dintorni di Roma ospitano alcuni birrifici e pub che meritano il viaggio. I Castelli Romani, ad esempio, stanno vivendo una piccola rivoluzione brassicola. A Frascati troviamo Fustock – Parco Birre, una grande birreria con beer garden nata su un terreno nel verde dei Castelli. Fustock è insieme birrificio agricolo, pub all’aperto, cocktail bar e pizzeria: un vero parco della birra dove trascorrere pomeriggi estivi tra pinte artigianali (producono birre in casa e ospitano birrifici amici) e specialità alla brace.
Continuando verso i Castelli, a Genzano di Roma si può fare tappa da Exodus Pub, locale che negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento birrario in zona. L’Exodus propone birre artigianali alla spina italiane e straniere e si distingue per l’accoglienza calorosa del giovane proprietario, sempre pronto a consigliare la birra giusta a ogni cliente. Pur essendo “fuori porta”, questo pub ha nulla da invidiare a tanti locali cittadini in quanto a selezione e atmosfera.
Anche i borghi più piccoli partecipano alla scena: a Pavona (Castel Gandolfo) esiste Malto 2.0, taproom legata al birrificio Linfa, dove si possono assaggiare le creazioni di questo giovane birrificio laziale direttamente dal produttore al consumatore, magari dopo aver fatto una passeggiata sul lago Albano.
Volgendo lo sguardo oltre i Castelli, nella campagna a nord di Roma troviamo alcuni dei birrifici artigianali laziali più premiati. Ritual Lab a Formello, ad esempio, è stato incoronato miglior birrificio artigianale d’Italia nel 2020 (premio Birra dell’Anno di Unionbirrai). La loro taproom aziendale, con annesso ristorante gourmet “Mogano”, è un must per gli appassionati: qui potrete degustare le loro pluripremiate IPA (Too Nerdy, Nerd Choice) e stout (Black Belt, Papanero) direttamente dai tank, accompagnate da piatti d’alta cucina. L’esperienza è quella di un brewpub moderno di livello internazionale, a conferma che la birra artigianale italiana sta raggiungendo standard elevatissimi. Non a caso, il birraio di Ritual Lab, Giovanni Faenza, è stato eletto Birraio dell’Anno 2021 a livello nazionale.
Spostandoci verso nord-ovest, sulle rive del Lago di Bracciano opera Hilltop Brewery. Questo birrificio, fondato nel 2014 da un mastro birraio irlandese trapiantato in Italia, produce lager e ale di ispirazione anglosassone che sono distribuite in molti pub di Roma (se vi capita di vedere alla spina una stout chiamata “Gallagher Stout”, è loro ed è eccellente). Hilltop ha un piccolo taproom in loco ed è immerso nel verde: una gita a Bracciano permette di unire natura, visita al castello Odescalchi e pinta fresca direttamente dalla fonte.
Sempre nell’area di Bracciano c’è Vento Forte, microbirrificio nascosto tra i boschi che però ha fatto parlare di sé vincendo premi con le sue West Coast IPA e pale ale dall’amaro deciso. Se siete amanti dello stile americano classico, le birre di Vento Forte vi conquisteranno; il birrificio accoglie volentieri i visitatori per assaggi e acquisti in sede.
Infine, nominando i dintorni di Roma, non si può trascurare Rebel’s Brewery. Anche se il loro stabilimento si trova in zona industriale (a Roma sud, in via Ardeatina), lo consideriamo “gita fuori porta” in quanto dotato di taproom e beer garden. Rebel’s rappresenta la nuova generazione di birrifici romani: fondato da un gruppo di giovani appassionati pochi anni fa, è già diventato un nome di spicco soprattutto per le birre luppolate moderne. Nella loro taproom si possono provare freschissime IPA in stile West Coast, Session IPA e New England IPA, appena prodotte, oltre ad altre creazioni stagionali. Durante la bella stagione il giardino esterno con food truck si anima di eventi, con musica e street food, trasformandosi in uno dei luoghi preferiti dai beer geek romani. Rebel’s incarna lo spirito innovativo e la voglia di comunità che anima il settore: non a caso le loro lattine colorate e la comunicazione social li hanno resi molto popolari anche tra i giovani.
In conclusione, Roma e dintorni offrono un panorama ricchissimo per chi ama la birra artigianale.
Dal pub più nascosto nel centro storico alla gita nel birrificio agricolo fuori città, c’è sempre una nuova birra artigianale da scoprire e un locale accogliente dove brindare. Questa guida ne ha elencati molti, ma la scena è in continua evoluzione: ogni anno aprono nuovi locali e birrifici, segno di un fermento culturale oltre che produttivo.
er non perdere le novità, potete seguire blog specializzati e community online oppure affidarvi a distributori locali come La Casetta Craft Beer Crew, che supportano i birrifici laziali e diffondono la cultura della birra di qualità (sul loro sito è anche possibile ordinare birra artigianale online e riceverla a domicilio).
Quello che è certo è che, ovunque vi troviate a Roma, non sarete mai lontani da una buona birra alla spina. Che siate fanatici delle IPA super luppolate, amanti delle birre sour acide o semplici curiosi in cerca di sapori nuovi, la capitale vi accoglierà con il boccale alzato. Non resta che dire: salute e buona degustazione!
Domande frequenti sui pub di birra artigianale a Roma
Quali sono i pub più famosi per la birra artigianale a Roma?
Alcuni dei pub artigianali più famosi di Roma sono Ma Che Siete Venuti a Fà (Trastevere), Open Baladin (Centro), Luppolo 12 (San Lorenzo) e Be.Re. (Prati). Questi locali sono considerati istituzioni dalla community degli appassionati. Offrono una vasta scelta di birre artigianali alla spina e spesso anticipano le tendenze del settore. Anche pub come Barley Wine, Birra Più e Rebel’s Brewery Taproom hanno acquisito notorietà negli ultimi anni. Ognuno ha uno stile unico, ma tutti condividono la dedizione per la birra di qualità e un’atmosfera accogliente per gli amanti del genere.
Devo prenotare per visitare i birrifici con taproom fuori Roma?
In genere l’accesso alle taproom dei birrifici artigianali nei dintorni di Roma è libero negli orari di apertura, senza necessità di prenotazione per bere una birra. Tuttavia, per visite guidate agli impianti produttivi o per eventi speciali (come serate di degustazione o concerti) è consigliabile informarsi in anticipo. Birrifici come Ritual Lab o Stazione di Birra talvolta organizzano tour o serate a posti limitati, quindi meglio contattarli via telefono o social. Per gruppi numerosi, una chiamata preventiva è sempre una buona idea. In ogni caso, le taproom offrono un’esperienza rilassata: potete recarvi in birrificio, accomodarvi e ordinare le birre disponibili proprio come fareste in un pub qualsiasi.
Posso trovare birre artigianali senza glutine o particolari nei pub romani?
Sì, diversi pub di Roma cercano di venire incontro a tutte le esigenze. Alcuni locali, soprattutto quelli con molte referenze in bottiglia, tengono birre senza glutine (gluten-free) prodotte artigianalmente, adatte ai celiaci o intolleranti al glutine. Ad esempio, Open Baladin spesso ha a menu una o due etichette gluten-free italiane. Anche birrerie con shop come Johnny’s Off License o Les Vignerons hanno birre artigianali senza glutine tra le loro bottiglie. Per quanto riguarda altre tipologie particolari, la scena romana offre birre adatte a vari gusti: troverete pub specializzati in birre acide e lambic (Les Vignerons), locali attenti alle birre trappiste e d’abbazia (Le Bon Bock, ad esempio) e posti con ampia scelta di birre a bassa gradazione o analcoliche per chi desidera qualcosa di leggero. Il consiglio è di chiedere allo staff: i publican romani sono in genere preparati e pronti a consigliare la birra adatta alle vostre preferenze o necessità dietetiche.
Qual è il momento migliore per andare per pub a Roma?
L’atmosfera nei pub di Roma è vivace tutto l’anno, ma ci sono momenti particolarmente piacevoli. La primavera e l’autunno offrono temperature ideali per godersi le aree all’aperto di molti locali (Trastevere la sera in primavera brulica di vita, e bere una birra artigianale all’aperto è impagabile). In estate molti pub attrezzano spazi esterni o partecipano a festival birrari: ad esempio, spesso a luglio si tiene il Roma Beer Festival e a settembre ci sono eventi come EurHop – Il Salone Internazionale della Birra Artigianale. D’inverno l’esperienza si sposta all’interno, ma trovare rifugio in un pub accogliente in una serata fredda può essere molto piacevole, magari assaporando una corposa birra stout che scalda. In termini di giorni della settimana, dal giovedì alla domenica troverete più movimento e spesso eventi (tap takeover, DJ set, live music). Chi preferisce stare più tranquillo può optare per martedì o mercoledì, serate in cui è più facile trovare posto a sedere e chiacchierare con calma col publican riguardo alle birre disponibili. In sintesi, ogni momento è buono per un pub crawl romano – basta adattarsi alla stagione e all’atmosfera che si cerca.
Guida fantastica! Ho scoperto un paio di posti nuovi a Trastevere che non conoscevo, tipo Il Luppolati. Grazie!
Grazie per aver incluso anche i Castelli Romani, Fustock è una gemma! Ci sono stata l’estate scorsa ed è perfetto per una giornata fuori porta.
Ottimo lavoro! Les Vignerons è il mio posto preferito per le sour, hanno una selezione incredibile.