L’Italia settentrionale è la culla del movimento della birra artigianale nazionale. Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia‑Romagna ospitano birrifici premiati, taproom accoglienti e luoghi di produzione immersi in paesaggi mozzafiato. Organizzare un weekend dedicato alla birra artigianale in Nord Italia significa unire degustazioni guidate, visite culturali e passeggiate tra montagne, colline e città d’arte. In questa guida ti proponiamo un itinerario di due giorni che tocca alcune delle realtà più interessanti del panorama brassicolo italiano, con consigli su come spostarsi, dove fermarsi a mangiare e quali birre assaggiare.
Il nostro percorso inizia in Lombardia e si snoda verso il Trentino, il Veneto e l’Emilia‑Romagna. Ogni tappa presenta un birrificio, una descrizione delle birre e un suggerimento turistico. L’itinerario è flessibile: puoi adattarlo alle tue esigenze, inserendo o togliendo tappe in base al tempo a disposizione.
In questo post
- Primo giorno: Milano e provincia
- Secondo giorno: Dolomiti e birre di montagna
- Birrifici del Veneto: una deviazione da non perdere
- Taproom e birrifici tra Piemonte ed Emilia‑Romagna
- Consigli pratici per il tuo weekend
Primo giorno: Milano e provincia
Mattina – Birrificio Lambrate (Milano)
Inizia la giornata nel quartiere Lambrate a Milano, dove nel 1996 è nato il primo brewpub della città. Birrificio Lambrate è stato tra i pionieri del movimento artigianale lombardo. Oggi gestisce due locali: il brewpub storico e il pub di via Golgi, entrambi con atmosfera conviviale e arredamento rustico[26]. Ordina una Domm (pils rustica) o una Sant’Ambroeus (Belgian ale) accompagnata da un piatto di affettati milanesi. Dopo la visita puoi passeggiare tra il quartiere universitario di Città Studi e il Parco Lambro.
Mezzogiorno – Nama Brewing (Treviglio)
Dopo pranzo spostati a Treviglio (Bergamo), dove Nama Brewing unisce produzione e taproom. Nato nel 2022, il birrificio ha già vinto il premio Slow Food per la Miglior Novità 2025 grazie al suo stile riconoscibile[2]. La taproom è aperta da martedì a domenica dalle 18:00[24], ma su prenotazione è possibile accedere anche al mattino per visite guidate. Degusta la Nebula (Modern IPA con note tropicali[27]) e scopri come vengono brassate le speciali Mellow Mood e Peacharine[14]. La sala di produzione è visibile dalla taproom, rendendo l’esperienza immersiva.
Durante la visita ricordati di dedicare qualche minuto alla piazza di Treviglio e alla basilica di San Martino. Se hai tempo, fai una sosta al laboratorio del formaggio locale per un aperitivo a base di taleggio.
Pomeriggio – Birrificio Italiano (Lurago Marinone)
Nel pomeriggio dirigiti verso nord, a Lurago Marinone (Como), dove dal 1996 Birrificio Italiano produce birre iconiche. Nella sua taproom potrai assaggiare la Tipopils, la prima Italian pilsner riconosciuta a livello internazionale, e la Delìria (Belgian strong ale). La filosofia del birrificio combina la tradizione tedesca con la creatività lombarda[28]. Il locale offre un abbinamento gastronomico curato; in carta trovi piatti di stagione che valorizzano le birre. Approfitta del pomeriggio per visitare il lago di Como o la città di Como, distante circa 20 chilometri.
Secondo giorno: Dolomiti e birre di montagna
Mattina – Birra di Fiemme (Masi di Cavalese, Val di Fiemme)
Il secondo giorno è dedicato alle montagne. Lasciata la Lombardia, raggiungi la Val di Fiemme in Trentino. A Masi di Cavalese si trova Birra di Fiemme, un birrificio che produce birre territoriali e stagionali. I visitatori possono partecipare a degustazioni guidate per scoprire come nascono le birre alpine e degustarle lentamente[22]. Tra le etichette da provare citiamo Magnifica, una amber ale con malto locale, e Nòsa, birra agrumata con erbe di montagna. Dopo la visita esplora il centro di Cavalese o fai una breve passeggiata nei boschi.
Pomeriggio – Rampeèr Birrificio Osteria (Campitello di Fassa)
Prosegui verso la Val di Fassa. A Campitello si trova Rampeèr Birrificio Osteria, un locale che unisce cucina di montagna e birra artigianale. Le birre Tin Tan Ton e Arlárk sono prodotte con erbe alpine e cereali locali e si distinguono per leggerezza e profumi aromatici[29]. Prenota un tavolo per assaggiare canederli e polenta accompagnati dalle birre della casa. Nel pomeriggio puoi prendere la funivia per il Col Rodella e godere di un panorama mozzafiato sulle Dolomiti.
Sera – BioNoc’ (Mezzano)
Concludi la giornata a Mezzano, nel cuore del Primiero. Qui opera BioNoc’, birrificio che affina le sue birre in barrique con frutta fresca come lamponi e albicocche[30]. La visita comprende una passeggiata nella bottaia, dove potrai annusare le essenze del legno, e una degustazione di birre sour. Prova la Primò (sour ale con piccoli frutti) e la Noc Ipa. Prima di ripartire visita il borgo di Mezzano, uno dei più belli d’Italia.
Birrifici del Veneto: una deviazione da non perdere
Se hai la possibilità di prolungare il tuo weekend, il Veneto offre birrifici di altissimo livello. Nel 2025 la guida Slow Food segnala Siemàn e Mastino come Chiocciola e Crak come Eccellenza[31]. Puoi deviare verso Vicenza per visitare Siemàn, azienda che integra cantina e birrificio: qui le birre vengono fermentate spontaneamente in botti e talvolta affinano con uva, creando un ponte tra vino e birra[32].
In provincia di Padova la taproom di Mastino propone le sue celebri Verona IPA e Mastino Pils. Se viaggi d’estate, cerca gli eventi organizzati nel birrificio con musica dal vivo. Infine, a Campodarsego, Crak Brewery è conosciuto per le sue IPA moderne e per la Pilsner of the Year.
Taproom e birrifici tra Piemonte ed Emilia‑Romagna
Birrificio del Forte (Marina di Pietrasanta)
Spostandosi verso la costa toscana, a Marina di Pietrasanta si trova Birrificio del Forte, vincitore del premio nazionale Costanza per la qualità costante delle sue birre[4]. Oltre a degustare la stout La Mancina e la saison Birrasanta, puoi visitare l’area produttiva e scoprire come il birrificio utilizza ingredienti locali come il farro della Garfagnana. La visita dura circa un’ora e termina con un assaggio di tre birre.
Birrificio del Ducato (Parma)
In Emilia‑Romagna, non lontano da Parma, Birrificio del Ducato offre visite guidate e degustazioni. Nel suo brewpub potrai assaggiare la Verdi Imperial Stout e la Baciami Lipsia, accompagnate da piatti della tradizione parmigiana[5]. La combinazione tra birra e gastronomia locale rende l’esperienza memorabile. Dopo la visita puoi approfittare per visitare il centro storico di Parma, con il Duomo e il Teatro Regio.
Ca’ del Brado (Bologna)
A Bologna si trova Ca’ del Brado, birrificio che lavora con lieviti selvaggi e fermentazioni spontanee. La sede è dotata di una “cantina” dove le birre riposano in botti di rovere. Le degustazioni guidate permettono di assaggiare birre uniche come la U Baccabianca e la La Cotta. Il birrificio è stato inserito tra le Chiocciole della guida Slow Food 2025[33]. Puoi concludere la visita con una passeggiata sotto i portici di Bologna e una sosta per i tortellini.
Baladin (Piozzo, Piemonte)
Nelle Langhe piemontesi, Baladin rappresenta un’istituzione. Il birrificio propone visite guidate la domenica: si parte dal centro di Piozzo e si effettua un percorso storico e sensoriale con degustazione finale. Il tour include una birra di riserva e un bicchiere Teku omaggio[34]. Approfitta dell’escursione per visitare la piccola cittadina di Piozzo e per fermarti nelle vicine cantine di Barolo.
Consigli pratici per il tuo weekend
- Prenota le visite: molti birrifici richiedono la prenotazione, soprattutto nel fine settimana. Consulta i loro siti web o chiamali in anticipo.
- Guida responsabile: la birra artigianale può avere elevati gradi alcolici. Se guidi, limita le degustazioni o affidati a un driver. In alternativa utilizza mezzi pubblici o servizi di car sharing.
- Abbina gastronomia locale: ogni regione del Nord Italia offre piatti tipici. Unisci la degustazione a prodotti locali come formaggi, salumi e polenta.
- Scegli il periodo giusto: la primavera e l’autunno sono ideali per visitare birrifici e godersi i paesaggi. In estate molte realtà organizzano festival e concerti; in inverno alcune aziende propongono birre natalizie, come la Urluk ad Nadal del birrificio Conte Gelo, una honey ale leggera con miele di tiglio e finale secco[35].
Se desideri approfondire gli aspetti tecnico‑scientifici della produzione artigianale ti consigliamo la nostra guida sulla fermentazione controllata e parametri digitali. Per chi è interessato a ottimizzare la conservazione delle birre in viaggio, abbiamo un articolo dedicato alla cold chain della birra artigianale.
Per maggiori informazioni sulla scena birraria italiana e sugli eventi in programma puoi consultare il portale di Fermento Birra, che offre una panoramica aggiornata sui festival e sui birrifici. Visita www.fermentobirra.com.
Fonti
- I migliori birrifici e locali d’Italia secondo i premi speciali della Guida di Slow Food | Cronache di Birra
- I migliori birrifici d’Italia, regione per regione
- Italy’s Craft Beer Scene: Top Breweries and Pubs | ItaloBlog
- Premio Cerevisia 2025, ecco le 39 migliori birre artigianali d’Italia
- 20 of the Best Craft Breweries in Italy-One from Each Region – Italy Segreta – Food
- A Northern Italy Brewery Tour: Three Stops For Italian Craft Brews | Going Places

Articolo super utile! Ho già salvato l’itinerario per il prossimo ponte. Lambrate e Tipopils sono un must! 🍺
Grazie per i consigli! BioNoc’ è spettacolare, ci sono stata l’anno scorso. Le sour in barrique sono pazzesche.
Peccato non abbiate incluso Menaresta o Extraomnes, ma l’itinerario è comunque molto valido. Nama Brewing è una rivelazione!
@Luca Birra Maniac hai ragione, ma per un weekend è già bello pieno così. Io aggiungerei solo Crak a Campodarsego se si passa dal Veneto.
Consiglio spassionato: se andate da Rampeèr prenotate con largo anticipo, soprattutto nel weekend. E portate un maglione, anche d’estate in quota rinfresca! 😄