Cenone della Vigilia: 7 birre artigianali che sostituiscono il vino

Il cenone della Vigilia rappresenta uno dei momenti più sentiti dell’anno: la cena che precede il Natale raduna famiglie e amici attorno a piatti che raccontano storie, tradizioni regionali e ingredienti preziosi. In Italia la consuetudine prevede spesso portate a base di pesce, verdure e dolci speziati, accompagnate dal vino. Negli ultimi anni però sempre più appassionati scelgono la birra artigianale come compagna ideale della cena, non solo per la varietà di stili ma anche per la possibilità di abbinare sapori complementari. In questo articolo proponiamo sette birre selezionate per sostituire il vino durante il cenone, con suggerimenti di abbinamento ai piatti tipici e un approccio che privilegia la qualità e l’esperienza sensoriale.

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Aperitivo e antipasti: freschezza e leggerezza

Per iniziare un cenone della Vigilia nel modo giusto è necessario scegliere una birra che stimoli l’appetito senza sovrastare i sapori dei finger food. La Blanche o Witbier è perfetta per questo scopo: leggera, con note agrumate e speziate, si abbina a ostriche, tartine con burro salato e crostini al salmone. Una Blanche prodotta con cura, magari arricchita con scorza d’arancia e coriandolo, pulisce il palato e prepara alla portata successiva. In alternativa, una Session IPA offre un equilibrio fra amaro luppolato e grado alcolico contenuto; la freschezza del luppolo si sposa con fritti leggeri e insalate di mare. Chi volesse approfondire il tema delle session beer può consultare l’approfondimento sulle session beer ad alta bevibilità.

Primi piatti: equilibrio fra malto e sapidità

Il primo piatto del cenone può variare a seconda della regione: dagli spaghetti alle vongole alle lasagne di pesce, dai ravioli di magro agli gnocchi con pesto di agrumi. Per accompagnarli, una Pilsner artigianale si rivela un abbinamento versatile: la luppolatura erbacea e la secchezza finale bilanciano la sapidità dei frutti di mare, mentre il corpo leggero non appesantisce. Un’altra opzione interessante è una Saison: questa birra francofona, caratterizzata da una leggera acidità e da note speziate di pepe e fiori, esalta primi piatti con verdure invernali e funghi.

Per i piatti più ricchi, come lasagne di pesce o tortelli ripieni, consigliamo una Bière de Garde o una Amber Ale con base maltata più piena. Le caramellature del malto integrano la dolcezza del ripieno e creano un’armonia gustativa. L’importante è servire queste birre nel bicchiere giusto per permettere ai profumi di emergere; per consigli sulla scelta del vetro rimandiamo all’articolo precedente dedicato ai calici natalizi.

Secondi di mare: intensità e aromaticità

Il secondo della Vigilia spesso vede protagonisti baccalà, capitone, crostacei o pesci al forno. La scelta della birra può esaltare questi piatti e sorprendere gli ospiti. Di seguito proponiamo tre birre artigianali selezionate:

  1. Saison Brett: una variante della Saison fermentata con lieviti selvaggi Brettanomyces. Le note rustiche, agrumate e leggermente funky si abbinano al baccalà mantecato e ai crostacei grigliati. La bassa carbonazione e la secchezza mettono in risalto la sapidità del pesce.
  2. Tripel belga: dorata, alcolica e speziata, la Tripel offre note di pepe bianco, banana e miele. Servita con capitone al forno o anguille marinate crea un contrasto fra dolcezza e sapidità. Sceglietene una con 8-9% ABV e un finale secco.
  3. India Pale Ale (IPA) morbida: se il menù include crostacei con salse agli agrumi o zenzero, un’IPA dall’amaro controllato bilancia le spezie e ripulisce il palato. Le note di pompelmo, pino e mango rinfrescano il boccone.

Per gli ospiti che amano sperimentare, una birra affumicata come una Rauchbier può accompagnare salmone affumicato, mentre una Blonde Ale con erbe aromatiche si abbina ai secondi a base di verdure. Un approfondimento sugli abbinamenti della Rauchbier con carni e formaggi è disponibile su abbinamenti della Rauchbier.

Dolci della Vigilia: birre come dessert

Per concludere la cena in dolcezza bisogna scegliere birre dal profilo aromatico ricco e avvolgente. È qui che le birre natalizie entrano in scena con tutta la loro complessità. Presentiamo quattro opzioni:

  1. Belgian Dark Strong Ale – 9 Kilowatt: questa birra gluten free di La Casetta Craft Beer Crew è un trionfo di aromi. Il profumo è ricco di cannella, miele di castagno e malti, con note di mandorla e prugna. In bocca il calore alcolico si fonde con spezie, prugna, vaniglia e cioccolata bianca. Il finale richiama caffè d’orzo e liquirizia. Abbinata a panettone artigianale con crema di pistacchio o a struffoli, crea un connubio sorprendente. Servitela in un bicchiere snifter per concentrarne i profumi.
  2. Barley Wine inglese: birra ambrata con 9-11% di alcol e profumi di caramello, datteri e frutta secca. Si abbina perfettamente a dolci a base di frutta secca e a formaggi erborinati come il gorgonzola.
  3. Imperial Stout al caffè: per gli amanti dei dolci al cioccolato, l’Imperial Stout offre note di cacao, caffè e vaniglia. È ideale con il tronchetto di Natale o il torrone. Può essere servita leggermente più calda per sviluppare tutti i profumi.
  4. Weizenbock scura: combina la dolcezza del malto con aromi di banana e chiodi di garofano. È un abbinamento raffinato per ciambelle al miele e biscotti speziati.

Inserire birre come dessert permette di sostituire i liquori tradizionali e offre un finale sorprendente al cenone. Molti birrifici artigianali propongono edizioni limitate natalizie con etichette curate, un segno del crescente interesse per le birre da meditazione e da abbinamento.

Conclusioni sul cenone

Il cenone della Vigilia è un’occasione per riscoprire la versatilità della birra artigianale. Scegliere birre diverse per ogni portata consente di valorizzare i piatti tradizionali e di offrire agli ospiti un percorso sensoriale ricco. Dai primi leggeri alle portate di mare, fino ai dolci natalizi, le birre artigianali proposte sostituiscono degnamente il vino e ampliano l’orizzonte gustativo. La 9 Kilowatt di La Casetta Craft Beer Crew, con le sue note di cannella e prugna, si conferma protagonista assoluta del dessert, mentre le Saison e le Pilsner accompagnano con eleganza antipasti e primi.

In un contesto in cui, secondo gli esperti, le birre natalizie italiane sono sempre più ricercate per la creatività e la cura del packaging, proporre una selezione attentamente studiata consente di regalare un’esperienza nuova. Per chi desidera approfondire ulteriormente il mondo degli abbinamenti, consigliamo di consultare il nostro articolo su le birre più apprezzate dagli esperti.

tl;dr

Questa guida propone 7 birre artigianali come alternativa al vino per il cenone della Vigilia, con abbinamenti specifici per ogni portata: dalla Blanche per antipasti alla 9 Kilowatt per i dolci, passando per Saison, Tripel e Imperial Stout.

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4 commenti

  1. Interessante l’idea di sostituire il vino con la birra per il cenone! L’anno scorso ho provato ad abbinare una Tripel belga al baccalà ed è stata una piacevole sorpresa. Qualcuno ha esperienze con abbinamenti particolari?

  2. Finalmente qualcuno che parla di abbinamenti birra-pesce! Io da anni sostengo che una buona Pilsner artigianale sia perfetta con gli spaghetti alle vongole. La prossima Vigilia proverò sicuramente la 9 Kilowatt con il panettone.

  3. Articolo ben strutturato! Vorrei aggiungere che per i dolci consiglio anche le barrel aged beer, soprattutto quelle invecchiate in botti di whisky. Il legno dona complessità che si sposa benissimo con i dolci speziati natalizi.

  4. Mi piace l’idea ma sono un po’ scettico sul sostituire completamente il vino. Forse potrei provare un menù misto, con vino per alcuni piatti e birra per altri. Qualcuno ha già fatto esperimenti simili?

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