Introduzione
Dopo una notte di festa può accadere di svegliarsi stanchi, assetati e irritabili, con la testa pesante e lo stomaco in subbuglio. In gergo si parla di “hangover” o, in italiano, postumi dell’ubriachezza. Ma cos’è esattamente un hangover? Si tratta di un insieme di sintomi che compaiono quando il corpo si riprende da un’eccessiva assunzione di alcol. Comprendere cosa succede a livello fisiologico aiuta a prevenirne l’insorgenza e ad affrontarlo con maggiore consapevolezza. Basandoci su fonti autorevoli come le schede dell’NIAAA e la letteratura medica, descriviamo le cause dei postumi e offriamo suggerimenti per ridurre al minimo questo disturbo.
In questo post
- Sintomi tipici dell’hangover
- Le cause fisiologiche dei postumi
- Falsi miti e rimedi efficaci
- Prevenzione e consigli pratici
Sintomi tipici dell’hangover
I postumi comprendono una vasta gamma di disturbi, alcuni dei quali possono durare 24 ore o più. L’NIAAA elenca sintomi quali affaticamento, sete, mal di testa, dolori muscolari, nausea, mal di stomaco, vertigini, sensibilità alla luce e ai suoni, ansia e irritabilità. In alcuni casi possono manifestarsi sudorazione e aumento della pressione sanguigna. La severità e la combinazione di questi sintomi variano da persona a persona e sono influenzate da quantità di alcol, peso corporeo, stato di salute e predisposizione individuale.
Le cause fisiologiche dei postumi
Disidratazione e squilibri elettrolitici
L’etanolo è diuretico: sopprime la vasopressina (ormone antidiuretico) e induce i reni a eliminare più liquidi. Questa perdita eccessiva d’acqua porta a disidratazione, contribuendo a sete, stanchezza e mal di testa. Bere acqua durante e dopo l’assunzione di alcol è un modo semplice per attenuare questi sintomi.
Disturbi del sonno
Sebbene l’alcol aiuti ad addormentarsi più rapidamente, il sonno risultante è frammentato e di scarsa qualità. Il risveglio precoce e l’assenza di fasi profonde spiegano l’affaticamento e la sensazione di “cervello annebbiato” tipica dell’hangover.
Irritazione gastrica e infiammazione
L’etanolo irrita la mucosa dello stomaco e aumenta la secrezione di acido gastrico, causando nausea e dolori addominali. L’alcol inoltre stimola la produzione di molecole infiammatorie che accentuano il malessere. Gli alcolici scuri, ricchi di congeneri, possono peggiorare i sintomi perché contengono sottoprodotti della fermentazione che accentuano l’infiammazione.
Tossicità dell’acetaldeide e risposta immunitaria
Durante la metabolizzazione, il fegato converte l’etanolo in acetaldeide, una sostanza 30 volte più tossica dell’alcol. Questo composto provoca infiammazione sistemica e contribuisce ai disturbi da hangover. La degradazione richiede la conversione del NAD+ in NADH, rallentando la gluconeogenesi e riducendo i livelli di glucosio; di conseguenza insorgono debolezza, sbalzi d’umore e difficoltà di concentrazione.
Mini-astinenza e congeneri
Paradossalmente, parte del malessere deriva da una mini-astinenza: l’alcol aumenta i neurotrasmettitori sedativi, ma quando viene metabolizzato il cervello rimbalza nella direzione opposta, provocando irrequietezza e ansia. Inoltre, altri componenti delle bevande – congeneri e solfiti – possono aggravare i postumi. Gli alcolici scuri come bourbon e rum contengono livelli più alti di congeneri rispetto ai distillati chiari, mentre i solfiti presenti nel vino possono scatenare mal di testa in soggetti sensibili.
Falsi miti e rimedi efficaci
Molte credenze suggeriscono che per evitare o curare l’hangover basti seguire rituali specifici (caffè forte, doccia fredda, un altro bicchiere). Gli studi scientifici smentiscono questi rimedi: non esiste una pozione miracolosa e solo il tempo permette all’organismo di eliminare l’etanolo e i suoi metaboliti. La letteratura medica recensita dal British Medical Journal conclude che non vi sono prove convincenti a sostegno di interventi convenzionali o complementari per prevenire o trattare i postumi. L’unico metodo efficace è praticare astinenza o moderazione.
Rimedi da evitare
- Abbinare alcol e analgesici: alcuni assumono paracetamolo o ibuprofene prima di dormire per ridurre i postumi, ma la combinazione può essere tossica per il fegato e irritare la mucosa gastrica.
- Bere alcolici la mattina dopo: la cosiddetta “hair of the dog” prolunga l’intossicazione e ritarda il recupero, aggravando il problema.
Cosa può aiutare davvero
- Idratazione e integrazione di elettroliti. Bere acqua e soluzioni isotoniche durante e dopo la serata aiuta a compensare i liquidi persi.
- Alimentazione. Consumare pasti ricchi di carboidrati complessi e proteine può favorire la stabilizzazione della glicemia.
- Riposo. Permettere al corpo di recuperare è essenziale: il sonno di qualità accelera la guarigione.
Prevenzione e consigli pratici
- Pianificare la serata: stabilire un numero massimo di drink e alternarli con bicchieri d’acqua.
- Scegliere bevande chiare: preferire birre leggere o distillati chiari con pochi congeneri può ridurre l’intensità dei postumi.
- Consumare alimenti prima e durante l’assunzione di alcol: una base solida nello stomaco rallenta l’assorbimento dell’etanolo.
- Evitare il binge drinking: suddividere il consumo su più ore previene picchi di concentrazione alcolica.
- Link interno: se dopo una serata avvertite bruciore di stomaco, l’articolo su ernia iatale e birra offre spunti su come gestire questo disturbo.
Conclusione
L’hangover non è un semplice mal di testa: è il risultato di processi fisiologici complessi, dalla disidratazione all’accumulo di acetaldeide, fino a una mini-astinenza che stimola l’ansia. Non esistono rimedi miracolosi; la prevenzione passa attraverso la moderazione, l’idratazione e una corretta alimentazione. Chi sceglie di gustare una birra artigianale dovrebbe farlo consapevolmente, evitando eccessi. Per ulteriori approfondimenti sui meccanismi dei postumi dell’alcol, potete consultare le schede dell’NIAAA.
Fonti e riferimenti
tl;dr
L’hangover (postumi) è una sindrome complessa causata da: 1) Disidratazione (l’alcol è diuretico), 2) Irritazione gastrica, 3) Accumulo della tossica acetaldeide, 4) Sonno frammentato, 5) Una lieve “astinenza” nervosa. Non esistono cure magiche: bere con moderazione, idratarsi abbondantemente, mangiare prima e durante, e scegliere alcolici chiari con pochi congeneri sono le migliori strategie preventive. Il riposo è il rimedio più efficace.

Utilissimo! Spiegate in modo semplice cose che non avevo mai capito, tipo il ruolo dell’acetaldeide. Confermo che con le birre chiare sto molto meglio il giorno dopo rispetto ai superalcolici scuri.
Grazie per aver sfatato il mito del “caffè risolvitutto”. Però vorrei un consiglio: io soffro di emicrania e a volte il vino rosso mi scatena terribili mal di testa già la sera stessa, non il giorno dopo. Può essere sempre colpa dei solfiti? C’è un legame con l’hangover?
@Chiara M., potrebbe essere una sensibilità ai solfiti o anche alle amine biogene (come l’istamina) presenti soprattutto nel vino rosso. Non è proprio hangover, ma un effetto più immediato. Prova un vino bianco con pochi solfiti aggiunti o, meglio ancora, una birra artigianale ben fatta!