Negli ultimi dieci anni la birra artigianale italiana è passata da fenomeno di nicchia a realtà consolidata. Oggi i birrifici italiani non solo vincono premi internazionali, ma aprono le loro porte ai visitatori offrendo degustazioni, tour guidati e abbinamenti gastronomici. Per aiutarti a scegliere dove andare, abbiamo compilato una classifica ragionata dei birrifici artigianali da visitare in Italia, basata sui riconoscimenti della Guida alle Birre d’Italia 2025 di Slow Food, sui premi come il Premio Cerevisia e sulle esperienze offerte ai visitatori. La classifica non è una graduatoria assoluta, ma un invito a scoprire realtà diverse per regione e stile.
In questo post
- Criteri di selezione
- Top 10 birrifici da non perdere
- Altri birrifici meritevoli per regione
- Visita consapevole e conclusioni
Criteri di selezione
La nostra classifica tiene conto di tre fattori principali:
- Riconoscimenti ufficiali: includiamo birrifici segnalati come Chiocciole, Eccellenze o Filiera nella Guida Slow Food 2025 e vincitori del Premio Cerevisia 2025.
- Unicità produttiva: valutiamo la capacità di innovare, sperimentare e utilizzare materie prime locali.
- Esperienza di visita: consideriamo la presenza di taproom, visite guidate, abbinamenti gastronomici o percorsi didattici.
Top 10 birrifici da non perdere
1. Birrificio del Forte (Toscana)
Motivi della scelta: Inserito tra le Chiocciole della guida Slow Food 2025 e vincitore del Premio nazionale Costanza per la coerenza qualitativa (info premio), Birrificio del Forte è un riferimento per chi ama le birre belghe reinterpretate in chiave italiana. La sede di Marina di Pietrasanta offre visite guidate, degustazioni e un pub con cucina. Birre consigliate: La Mancina (stout premiata), Birrasanta (saison con spezie mediterranee).
Suggerimento: dopo la visita, esplora la Versilia o raggiungi Lucca per una passeggiata sulle mura. Puoi inoltre approfondire le tecniche di filtrazione della birra nel nostro articolo dedicato alla filtrazione della birra e impatto sul gusto finale.
2. Ca’ del Brado (Emilia-Romagna)
Motivi della scelta: Questo birrificio bolognese ha ottenuto la Chiocciola grazie al lavoro sulle fermentazioni spontanee e sull’uso di cereali locali. La cantina, ricavata in un vecchio magazzino, ospita botti di rovere dove le birre maturano per mesi. I visitatori possono assaggiare wild ale con uva, frutta o spezie e capire la differenza tra fermentazione spontanea e mista.
Suggerimento: prenota una degustazione “verticale” che confronti la stessa birra affinata in botti diverse. La città di Bologna offre inoltre un patrimonio gastronomico inimitabile: tortellini, ragù e mortadella.
3. Nama Brewing (Lombardia)
Motivi della scelta: Fondata nel 2022, Nama Brewing è stata premiata da Slow Food come “Miglior novità”. La taproom di Treviglio permette di osservare la produzione attraverso grandi vetrate e di assaggiare birre come Nebula, Liquid Sky e la blanche Mellow Mood. L’approccio moderno del birrificio combina tradizione tedesca, luppoli esotici e sperimentazione con erbe e fiori.
Suggerimento: partecipa ai webinar di Formazione Birra organizzati da Nama, dove birra e musica si incontrano. Nella stessa zona puoi visitare il Parco del Serio e la città di Bergamo alta.
4. Birra di Fiemme (Trentino-Alto Adige)
Motivi della scelta: La Guida Slow Food inserisce Birra di Fiemme tra i birrifici di Filiera per l’uso di ingredienti locali. Le visite guidate, organizzate a Masi di Cavalese, offrono l’opportunità di conoscere la storia del birrificio e di degustare birre territoriali.
Suggerimento: abbina la degustazione con una passeggiata nei boschi della Val di Fiemme o una visita al Parco Naturale Paneveggio. Scopri come l’acqua e le erbe alpine influenzano il sapore della birra nell’articolo sulla influenza dell’acqua sullo stile birrario.
5. Siemàn (Veneto)
Motivi della scelta: Siemàn è segnalato sia come Chiocciola sia come produttore della “miglior progetto di cantina” grazie alla sua fusione tra birrificio e azienda vinicola. Le birre, fermentate spontaneamente e affinate in botti, raccontano il territorio vicentino. Visite su prenotazione permettono di degustare birre che ricordano i vini naturali.
Suggerimento: nelle vicinanze puoi visitare i colli Berici, con borghi medievali e vigneti.
Altri birrifici meritevoli per regione
Oltre ai primi dieci, l’Italia è ricca di birrifici eccellenti segnalati dalla guida Slow Food 2025:
| Regione | Birrifici consigliati | Motivazione |
|---|---|---|
| Abruzzo | Almond ’22, Opperbacco | Chiocciole Slow Food per la costanza qualitativa |
| Basilicata | Birrificio del Vulture | Eccellenza nella guida, produce birre complesse |
| Calabria | Funky Drop, De Alchemia | Eccellenze per creatività e uso di luppoli tropicali |
| Campania | Birrificio dell’Aspide, Maestri del Sannio | Chiocciole per valorizzazione del territorio |
| Emilia-Romagna | Liquida, Argo, Crocizia | Eccellenze con focus su birre luppolate e saison |
| Friuli-Venezia Giulia | Foglie d’Erba, Bondai | Chiocciole per birre montane e sperimentazione |
| Lazio | Ritual Lab, Hilltop | Chiocciole grazie a IPA e birre acide di qualità |
| Liguria | Maltus Faber, Altavia | Chiocciole per produzioni di ispirazione belga |
| Lombardia | Birrificio Italiano, Lambrate, Nama Brewing | Chiocciole ed eccellenze; combinano tradizione e innovazione |
| Marche | MC77, Mukkeller, 61cento | Chiocciole ed eccellenze con birre farmhouse |
| Piemonte | Baladin, Beba, Montegioco | Chiocciole storiche e sperimentali |
| Toscana | Cantina Errante, Brasseria della Fonte | Chiocciole e eccellenze per birre barrique |
| Trentino-Alto Adige | Birra di Fiemme, Appleblood | Filiera e Chiocciole per uso di ingredienti alpini |
| Umbria | Birra Perugia, Mastri Birrai Umbri | Chiocciole e filiera, birre con cereali autoctoni |
| Veneto | Mastino, Siemàn, Crak | Chiocciole e eccellenze per IPA e progetti di cantina |
Visita consapevole e conclusioni
Visitare i birrifici artigianali italiani è un’esperienza che va oltre la semplice degustazione. Significa entrare in contatto con la cultura brassicola, conoscere chi sta dietro alle etichette e scoprire territori spesso poco noti. La guida Slow Food 2025 e i premi nazionali ci offrono un punto di partenza per scegliere i birrifici da visitare, ma sono la curiosità e la voglia di esplorare che rendono ogni viaggio unico. Ricorda di rispettare gli orari, di prenotare le visite, di bere responsabilmente e di supportare queste realtà attraverso l’acquisto diretto.
Per ulteriori approfondimenti tecnici ti consigliamo di consultare il nostro articolo sulla micro-ossigenazione e gestione dell’ossigeno in maturazione e quello sulla gestione del trub e tecniche di chiarifica.
TL;DR – Too Long; Didn’t Read
La classifica 2025 dei birrifici artigianali italiani da visitare premia realtà come Birrificio del Forte, Ca’ del Brado, Nama Brewing, Birra di Fiemme e Siemàn per qualità, innovazione e accoglienza. La Guida Slow Food assegna Chiocciole ed Eccellenze in tutte le regioni: dall’Abruzzo alla Sicilia ce n’è per tutti i gusti. Prenota la visita, bevi responsabilmente e scopri l’Italia brassicola regione per regione.

Articolo super utile! Ho già segnato Birrificio del Forte e Ca’ del Brado per il prossimo viaggio. Grazie per la classifica!
Concordo su Nama Brewing, la loro Pilsner Tacheles è pazzesca! Peccato manchi Eastside tra i top 10, per me meriterebbe.
@BirraLover92 anche per me Eastside sta facendo cose fantastiche, ma capisco che con solo 10 posti sia difficile. Comunque grazie per la lista, la userò per organizzare un giro in Emilia!
Felicissimo di vedere Birra Perugia e Mastri Birrai Umbri tra i meritevoli! L’Umbria brassicola sta crescendo alla grande. Consiglio a tutti di venire a trovarci.
Classifica ben fatta, ma secondo me Crak e Ritual Lab meritavano i top 10. Comunque articolo salvato, grazie!