Migliori stout italiane indipendenti

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L’Italia non è famosa come Irlanda o Regno Unito per tradizione stout, eppure negli ultimi anni i birrifici artigianali nostrani hanno sfornato diverse stout di altissimo livello, capaci di reggere il confronto con le più blasonate birre scure estere. Parliamo di birre robuste dal colore ebano, con gusto di caffè, cioccolato e liquirizia, spesso arricchite da tocchi creativi tipici della scena artigianale italiana. Tutte le birre citate provengono da birrifici indipendenti – ovvero piccoli produttori artigianali svincolati dai grandi gruppi industriali, garanzia di lavorazioni tradizionali e attenzione alla qualità (come abbiamo spiegato nel dettaglio parlando di birra artigianale). Se siete amanti delle stout e volete esplorare il lato italiano di questo stile, ecco una carrellata delle migliori stout artigianali “made in Italy”, create con passione dai nostri microbirrifici.

Le migliori stout artigianali d’Italia da provare

Di seguito presentiamo alcune stout italiane indipendenti che si sono fatte notare per carattere e originalità, ognuna con la sua storia e le sue particolarità:

  • Ghisa – Birrificio Lambrate (Lombardia). Una stout affumicata (Smoked Stout) di ~5% vol, tra le prime stout artigianali italiane ad avere successo. Nera dai riflessi rubino e schiuma nocciola, unisce aromi di malto torrefatto a un leggero sentore affumicato da malto affumicato. La Ghisa è prodotta dal 1997 e ha vinto più volte premi nazionali nella sua categoria, diventando un classico del brewpub milanese.

  • Spaghetti Western – Brewfist (Lombardia). Imperial Chocolate Coffee Stout da 8,7% vol nata in collaborazione con il birrificio americano Prairie. È una stout imponente, brassata con cacao e caffè, dal corpo vellutato e intensi sentori di moka e cioccolato fondente. Ha ottenuto grande successo anche all’estero grazie al suo profilo goloso e all’equilibrio tra dolcezza iniziale e amaro finale.

  • Papanero – Ritual Lab (Lazio). Imperial Stout da ~10% vol affinata con baccelli di vaniglia e cacao. Si tratta di una stout “pastry” dall’anima moderna: morbida, oleosa e ricchissima di aromi di vaniglia e cioccolato. È stata premiata come miglior Imperial Stout italiana in diversi concorsi nazionali ed è considerata un fiore all’occhiello del birrificio laziale.

  • BB10 – Barley (Sardegna). Una stout unica nel suo genere: questa Imperial Stout sarda (10% vol) viene prodotta con aggiunta di mosto cotto d’uva Cannonau, unendo birra e vino. Il risultato è una birra complessa, con note di cioccolato, fichi secchi e un sottofondo vinoso tannico. La BB10 ha conquistato critici e pubblico per originalità (ha vinto la medaglia d’oro come miglior birra innovativa a Birra dell’Anno 2012) ed è un esempio perfetto di creatività italiana applicata a una stout.

  • Black Lullaby – Retorto (Emilia-Romagna). Russian Imperial Stout da 9% vol dal profilo classico ma impeccabile. Colore nerissimo e corpo cremoso, sprigiona aromi di caffè espresso, melassa e cacao amaro. Al palato offre un amaro pronunciato e una lunga persistenza tostata. Questa birra piacentina ha ottenuto riconoscimenti importanti (argento categoria stout a Birra dell’Anno 2020fattiunabirra.it) ed è molto apprezzata dagli amanti dello stile per la sua pulizia e intensità.

  • Porcini Imperial Stout – Birrificio Carrobiolo (Lombardia). Una stout fuori dagli schemi, prodotta aggiungendo funghi porcini in infusione. Forte (~9% vol) e decisamente scura, regala al naso insolite sfumature terrose e di sottobosco che si intrecciano con il classico bouquet di cacao e orzo tostato. È una birra audace che ha sorpreso i giudici di concorso: ha infatti vinto la medaglia d’oro nella categoria Extraordinary Ale a Birra dell’Anno 2025cantinadellabirra.it. Un esempio di come i birrai artigianali italiani sappiano innovare anche su tradizioni centenarie come quella delle stout.

Conclusione

Le stout artigianali italiane qui selezionate testimoniano l’eccellenza e la fantasia dei nostri birrifici indipendenti. Ciascuna birra offre un’interpretazione diversa del mondo delle stout: chi puntando sulla tradizione brassicola britannica, chi mescolando ingredienti locali inediti, chi affinando tecniche moderne. Per gli appassionati delle birre scure, l’Italia riserva piacevoli sorprese – piccoli grandi capolavori in nero capaci di emozionare il palato. Provare queste stout significa anche sostenere i birrifici artigianali indipendenti che le producono, valorizzando un settore fatto di competenza, creatività e passione genuina. Se finora avete conosciuto solo stout straniere, concedetevi un viaggio tra le stout made in Italy: potreste scoprire nuove preferite dietro l’angolo. E per orientarsi meglio nella scelta e nella degustazione di queste birre scure, potete consultare anche la nostra guida su come scegliere una birra stout per un amante delle birre scure da regalare o da provare, così da godervi al massimo ogni sorso di queste splendide creazioni artigianali italiane.

tl;dr

Le migliori stout italiane indipendenti? Ghisa (Lambrate), Spaghetti Western (Brewfist), Papanero (Ritual Lab), BB10 (Barley), Black Lullaby (Retorto) e Porcini Imperial Stout (Carrobiolo): birre scure premiate, corpose, con note di caffè, cacao, vaniglia, vino e funghi. L’Italia delle stout artigianali è viva e sorprendente.


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5 commenti

  1. Grande selezione! La BB10 con il Cannonau è una genialata. L’ho provata a un festival in Sardegna: vino e birra insieme, pazzesco.

    • @Matteo B. Concordo! Io impazzisco per la Papanero: quella vaniglia è da dipendenza. Qualcuno ha link per ordinarla online?

  2. La Porcini mi ha lasciato perplesso all’inizio, ma poi… wow. I funghi con la stout funzionano! Articolo top, grazie.

  3. Ottimo! Manca solo la Tebirra di Birra dell’Eremo, ma per il resto è perfetta. La Ghisa è un must.

  4. Black Lullaby = poesia. Punto. Grazie per l’articolo, lo condivido! untappd.com

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