Introduzione
La birra è una bevanda universale, ma il suo consumo non è affatto uniforme nel mondo. Alcuni paesi ne bevono quantità colossali ogni anno, altri la assaporano con più moderazione. C’è chi primeggia per volume totale consumato (spesso grandi nazioni popolose) e chi invece per consumo pro capite, ossia litri per persona (spesso paesi dove la birra è parte integrante della cultura quotidiana). In questo articolo esploreremo entrambe le classifiche: scopriremo quali sono i giganti mondiali della birra per volume assoluto e quali i paesi in cui scorre più birra nelle vene di ogni cittadino. Per ciascuno dei paesi in cima a queste classifiche vedremo gli stili di birra preferiti, i marchi più diffusi e gli eventi birrari più importanti. Inoltre analizzeremo le tendenze recenti e le differenze culturali: cosa rende unico il rapporto di ogni nazione con la birra? Preparatevi a un giro del mondo da record in compagnia di pinte e boccali!
La classifica per consumo totale: i giganti della birra
Quando si parla di consumo totale di birra, inevitabilmente entrano in gioco le dimensioni demografiche. I paesi più popolosi tendono a guidare la classifica, ma non è solo una questione di popolazione: anche la penetrazione culturale della birra è fondamentale. Ecco dunque i primi 10 paesi al mondo per volume di birra consumata (dati 2022-2023), con le relative cifre stimate in milioni di ettolitri (hl) all’anno:
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Cina
~359 milioni di hl (circa 19% del consumo mondiale) (beverfood.com). La Cina si conferma al primo posto assoluto per quantità di birra consumata, forte della sua enorme popolazione e di un mercato birrario in crescita costante da decenni (kirinholdings.com). I cinesi hanno adottato la birra soprattutto a partire dagli anni ’90, e oggi è diventata la bevanda alcolica più bevuta nel paese. Gli stili preferiti sono le lager chiare a bassa gradazione, facili da bere. Il marchio più venduto al mondo è proprio cinese: Snow Beer, prodotto dal colosso CR Snow, domina il mercato domestico. Altri brand cinesi noti includono Tsingtao, Harbin e Yanjing. La cultura della birra in Cina è particolare: spesso si beve in grandi boccali condivisi durante i banchetti; è comune brindare dicendo “ganbei” e dover bere tutto d’un fiato. Eventi birrari: spicca il Qingdao International Beer Festival, che richiama milioni di visitatori cinesi e internazionali ogni anno ad agosto (focus.it). È una sorta di Oktoberfest d’Oriente, con stand di birre da tutto il mondo e ovviamente fiumi di Tsingtao.
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Stati Uniti
~193 milioni di hl (circa 10% del consumo mondiale) (beverfood.com). Gli USA storicamente sono una superpotenza birraria, collocandosi al secondo posto globale. Nonostante abbiano meno di un quarto degli abitanti della Cina, gli americani compensano con un consumo pro capite significativo e un mercato enorme. Lo stile preferito americano è senza dubbio la lager leggera. Pensiamo alle classiche birre da supermercato come Budweiser, Bud Light, Coors Light, Miller Lite. Per decenni queste sono state le birre dominanti. Marchi principali: Bud Light (Anheuser-Busch/InBev) è stata a lungo la birra più venduta negli USA, seguita da Budweiser, Coors e Miller. Di recente, tuttavia, c’è stato il sorpasso di Modelo Especial e Michelob Ultra in alcune statistiche di vendita, complice anche una vicenda mediatica che ha colpito Bud Light nel 2023. Da non dimenticare l’enorme cultura delle birre artigianali: migliaia di microbirrifici e marchi artigianali (Sierra Nevada, Samuel Adams, Stone Brewing, ecc.) hanno rivoluzionato la scena con IPA, stout, ale di ogni tipo. Eventi: il più noto è il Great American Beer Festival (GABF) che si tiene ogni anno a Denver, dove birrifici da tutti gli Stati competono per medaglie ed estemporanee degustazioni da parte del pubblico. Anche l’Oktoberfest ha la sua edizione “americana” in diverse città (Cincinnati Oktoberfest, ad esempio). Inoltre, la birra negli USA è al centro di eventi sportivi: durante il Super Bowl e la stagione di football americano, i consumi settimanali raggiungono picchi altissimi, con il weekend del 4 luglio storicamente tra i più “alcolici” in termini di vendite di birra (vinepair.com).
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Brasile
~149 milioni di hl (beverfood.com). Il Brasile, primo per consumo in America Latina, è terzo al mondo. I brasiliani hanno una predilezione per la birra gelata consumata in compagnia, spesso in contesti informali e festosi. Stili preferiti: Pilsen e lager chiare leggere, servite ghiacciate a temperature bassissime (il cosiddetto chopp). Marchi principali: dominano le etichette di AmBev (colosso brasiliano-belga): Skol, Brahma e Antarctica sono onnipresenti e tra le birre più vendute. Anche Heineken e Corona (importata) sono popolari. Il Brasile ha anche una scena artigianale in crescita, ma incide poco sul totale. Eventi: curioso a dirsi, il Brasile ospita una delle maggiori Oktoberfest fuori dalla Germania, a Blumenau nello stato di Santa Catarina. Questa regione ha forte immigrazione tedesca, e la Oktoberfest de Blumenau attira ogni anno centinaia di migliaia di visitatori in costumi bavaresi, con birra a volontà e musica teutonica, tanto da essere considerata la seconda Oktoberfest al mondo dopo Monaco. Inoltre, durante il Carnevale brasiliano, pur essendo festa di samba e caipirinha, scorrono ettolitri di birra tra i partecipanti alle strade. Culturalmente, in Brasile la birra accompagna l’immancabile churrasco (grigliata di carne) e i ritrovi balneari: difficile immaginare una giornata in spiaggia a Copacabana senza una gelada (birra ghiacciata) in mano!
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Messico
~142 milioni di hl (beverfood.com). Un altro gigante latino, il Messico negli ultimi anni ha tallonato il Brasile ed è quarto per consumi totali. Questo anche grazie a una forte produzione interna orientata sia al consumo domestico che all’export. Stili preferiti: lager leggere (spesso indicate come “cerveza tipo Vienna” o “Pilsner” leggere), molte delle quali con un lieve retrogusto maltato e da servire con lime. Marchi principali: Corona Extra è il simbolo del Messico birrario nel mondo, ma internamente i marchi più bevuti includono anche Tecate, Modelo Especial, Victoria, Pacifico e Dos Equis. Due grandi gruppi dominano: Grupo Modelo (parte di AB InBev) e Heineken Cuauhtémoc Moctezuma. Eventi: il Messico ha vari festival della birra artigianale emergenti (ad es. il Cerveza México a Città del Messico). Più tradizionalmente, la birra scorre a fiumi durante feste popolari come il Cinco de Mayo o il Dia de Muertos, pur non essendo eventi “birrari” per definizione. Una curiosità: in alcune zone esiste la michelada, molto amato come bevanda rinfrescante. Ciò incarna l’approccio messicano alla birra: rinfrescante, da cocktail, spesso bevuta ben condita e in situazioni conviviali. Inoltre, il Messico esporta tantissima birra (soprattutto verso gli USA), tanto che la sua produzione è in parte destinata all’estero (beverfood.com).
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Germania
~85 milioni di hl (beverfood.com). Prima nazione europea in classifica per volume, la Germania è patria storica della birra. Pur con una popolazione molto inferiore a quella dei paesi precedenti, la Germania mantiene un posto di rilievo grazie alla sua tradizione birraria. Stili preferiti: Pilsner, Weizen, Helles, Dunkel, Bock. Marchi principali: Beck’s, Paulaner, Spaten, Augustiner, Weihenstephaner. Eventi: l’Oktoberfest di Monaco è l’evento birrario più famoso al mondo, attirando milioni di visitatori. Altre feste note includono il Cannstatter Volksfest di Stoccarda e la Bergkirchweih di Erlangen.
La classifica per consumo pro capite: dove la birra scorre di più
Se il volume totale premia i paesi più grandi, il consumo pro capite rivela quali nazioni hanno la birra nel DNA. Qui troviamo paesi più piccoli, spesso europei, dove bere birra è un’abitudine quotidiana radicata. Ecco la top 10 per consumo pro capite (litri per persona all’anno, dati 2022-2023):
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Repubblica Ceca
~188 litri pro capite (kirinholdings.com). La Repubblica Ceca è la regina indiscussa, con un consumo che sfiora i 200 litri a persona. La birra è praticamente una religione: si dice che i cechi bevano più birra che acqua! Stili preferiti: Pilsner (la Pilsner Urquell è nata qui), Světlý Ležák (lager chiara). Marchi principali: Pilsner Urquell, Budvar (Budweiser ceca), Gambrinus, Kozel. Eventi: il Czech Beer Festival di Praga è un must per gli amanti della birra, con centinaia di birre ceche in degustazione.
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Austria
~107 litri pro capite (visualcapitalist.com). Vicina alla Germania e alla Repubblica Ceca, l’Austria vanta una forte tradizione birraria. Stili preferiti: Märzen, Lager, Weizen. Marchi principali: Gösser, Stiegl, Ottakringer. Eventi: l’Austria ospita numerosi festival locali, come il Wiener Bierfest.
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Polonia
~97-100 litri pro capite (visualcapitalist.com). La Polonia ha una forte cultura birraria, con una crescita delle birre artigianali. Stili preferiti: Baltic Porter, Lager. Marchi principali: Żywiec, Tyskie, Okocim. Eventi: il Warszawski Festiwal Piwa a Varsavia è un evento di riferimento per le birre artigianali.
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Irlanda
~100 litri pro capite (visualcapitalist.com). Famosa per la birra irlandese, l’Irlanda è sinonimo di pub e stout. Stili preferiti: Stout (soprattutto Guinness), Red Ale. Marchi principali: Guinness, Murphy’s, Beamish. Eventi: il St. Patrick’s Day è una festa globale che celebra la birra irlandese.
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Lituania
~96 litri pro capite (visualcapitalist.com). La Lituania ha una tradizione di birre farmhouse. Stili preferiti: Kaimiškas Alus (birra rurale), Lager. Marchi principali: Švyturys, Kalnapilis.
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Spagna
~88-94 litri pro capite (focus.it). La Spagna è famosa per birre leggere e rinfrescanti, spesso accompagnate da tapas. Stili preferiti: Lager, Clara. Marchi principali: Estrella Damm, Mahou, Cruzcampo. Eventi: la Feria de Abril in Andalusia e l’Oktoberfest di Barcellona.
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Estonia
~83 litri pro capite (en.wikipedia.org). Simile alla Lituania, l’Estonia ha una forte tradizione birraria baltic. Stili preferiti: Lager, Ale. Marchi principali: Saku, A. Le Coq.
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Germania
~92-95 litri pro capite (en.wikipedia.org). La Germania resta tra i leader, anche se il consumo pro capite è leggermente calato negli ultimi anni. Stili preferiti: Pilsner, Weizen, Helles. Marchi principali: come sopra.
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Slovenia/Slovacchia
~75-85 litri pro capite. La Slovacchia ha una tradizione ceca-simile (marchi: Zlatý Bažant, Topvar), mentre la Slovenia produce birre come Laško e Union.
Nella top 15 compaiono anche paesi come Namibia (~95 litri), Gabon (~80+ litri), Belgio (~75 litri), Regno Unito (~68-70 litri) e Australia (~75 litri).
Ecco una rappresentazione grafica dei consumi pro capite nei primi paesi:
Grafico: Consumo di birra pro capite – Confronto tra alcuni paesi leader (litri per persona all’anno). La Repubblica Ceca stacca tutti con oltre 180 litri pro capite, seguita da Austria ~107, Polonia ~100, Irlanda ~100, Germania ~93, ecc. (Dati basati su Kirin/BarthHaas 2022) (kirinholdings.com).
Marche, stili ed eventi paese per paese
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Cina
Marchi & Stili: Snow Beer (lager industriale leggerissima), Tsingtao (lager tipo pils); ultimamente vanno di moda IPA artigianali tra la middle class urbana, ma resta marginale. Eventi: Qingdao Beer Festival, dove si celebra anche la commistione cino-tedesca. Curiosità: la birra Tsingtao viene spesso venduta in sacchetti di plastica per strada in alcune città cinesi.
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Stati Uniti
Marchi & Stili: dominano le American Lager (Bud, Miller, Coors), ma la varietà è infinita grazie alle craft. Eventi: oltre al GABF, c’è il World Beer Cup. Michelob Ultra è ora la birra più venduta negli USA (mezha.net).
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Brasile
Marchi & Stili: Skol, Brahma (Pilsen leggere); birre artigianali con frutti amazzonici. Eventi: Oktoberfest Blumenau; “blocos da cerveja” al Carnevale di Salvador.
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Messico
Marchi & Stili: Corona, Modelo; la michelada è quasi un “cocktail nazionale”. Eventi: Cerveza México a Città del Messico.
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Germania
Marchi & Stili: oltre 1300 birrifici, con tradizioni come il Maß bavarese e il Kölsch-Krug di Colonia. Eventi: Oktoberfest, Cannstatter Volksfest, Bergkirchweih.
Tendenze e differenze culturali
- La dimensione culturale incide enormemente: la top pro capite è dominata da paesi dove la birra fa parte dell’identità nazionale (Cechia, Austria, Germania, Irlanda). Questi paesi hanno antiche leggi e usanze che perpetuano la cultura della birra.
- Il clima e lo stile di vita contano: nazioni calde come Spagna e Brasile bevono birre rinfrescanti, mentre climi freddi favoriscono stout e bock.
- Marchi globali vs locali: colossi come AB InBev dominano, ma i marchi locali mantengono un legame emotivo.
- Eventi birrari globalizzati: l’Oktoberfest è replicato in molti paesi, e gli Irish pub diffondono la cultura della pinta.
- Consumi in evoluzione: in paesi sviluppati il consumo pro capite cala leggermente, mentre in Asia e Africa sub-sahariana cresce (kirinholdings.com).
In conclusione, i paesi che consumano più birra al mondo ci raccontano due storie: quella dei colossi numerici (Cina, USA, Brasile) e quella dei campioni culturali (Cechia, Germania, Irlanda). La birra crea socialità, economia e patrimonio culturale ovunque.
Tl;dr
I paesi che consumano più birra sono Cina, USA e Brasile per volume totale, e Repubblica Ceca, Austria e Polonia per consumo pro capite. La birra è cultura in Europa, convivialità in America Latina e simbolo di modernità in Asia. Scopri stili, marchi e festival come l’Oktoberfest o il Qingdao Beer Festival.
Articolo davvero interessante! Non immaginavo che la Cina fosse così in alto per consumo totale. Il Qingdao Beer Festival sembra un evento da non perdere, qualcuno ci è stato?
Grande Repubblica Ceca! Non sorprende che siano i numeri uno pro capite, con birre come la Pilsner Urquell. Però mi chiedo: come mai l’Italia è così in basso? Forse preferiamo il vino? 😄
@BirraLover92: Vero, in Italia il vino la fa da padrone, ma la scena delle birre artigianali sta crescendo! Ho letto un bell’articolo su questo qui: mercato birra in Italia. Comunque, questo articolo è super dettagliato, bravi!
Interessante, ma mi sorprende che il Belgio non sia più in alto nella classifica pro capite, vista la loro tradizione di birre trappiste e lambic. Forse i dati non tengono conto delle birre speciali? Comunque, ottimo lavoro!